Gruppo Orizzonte, Confintesa Tucs: “Basta contratti “inferiori “! Dopo mesi di stallo, il costo ricade sulla pelle dei lavoratori”
CONFINTESA TUCS proclama ufficialmente lo stato di agitazione e minaccia il ricorso allo sciopero. L’Organizzazione Sindacale denuncia pubblicamente le inaccettabili condizioni di lavoro imposte ai dipendenti del Gruppo Orizzonte, aggravate dall’applicazione sistematica di un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) “minore ” che alimenta il dumping contrattuale e comprime i diritti fondamentali.
Nonostante i mesi di confronto con la Direzione aziendale e i numerosi richiami formali – spiega una nota del sindacato -, la situazione è rimasta immutata: l’azienda continua a perseguire un iniquo “risparmio” a totale discapito della dignità economica e della salute psicofisica dei dipendenti. L’organizzazione del lavoro è insostenibile e costantemente al limite del collasso.
È inaccettabile persistere nell’utilizzo di un CCNL deteriore senza apportare modifiche significative alla retribuzione. Questa non è più una questione di contrattazione; è una chiara scelta aziendale che ricade interamente sulle spalle dei lavoratori. I dipendenti sono quotidianamente costretti a coprire buchi strutturali, sacrificando la propria vita privata per mandare avanti i punti vendita e i magazzini, mascherando così il sotto organico cronico dell’azienda.
Il CCNL applicato dal Gruppo Orizzonte non solo sottrae tutele economiche essenziali, ma legittima di fatto un abuso nella gestione del personale, come dimostrato dai seguenti punti critici: il CCNL applicato prevede solo 13 mensilità invece delle 14 garantite dai contratti di settore più dignitosi. Ciò si traduce in una perdita salariale annua notevole per ogni lavoratore.
La paga base non ha subito miglioramenti economici significativi, intrappolando i dipendenti in minimi retributivi tabellari oggettivamente inferiori al costo della vita. Il CCNL “minore” abusa del concetto di “dovere di collaborazione”, rendendo lo straordinario di fatto obbligatorio fino a limiti massimi altissimi (es. 300 ore annue). Nei punti vendita: I dipendenti sono costretti ad assurdi turni domenicali mascherati da lavoro straordinario, a causa del grave deficit di personale.
Nei magazzini: I lavoratori sono sistematicamente forzati a svolgere lavoro straordinario il sabato per reggere i ritmi logistici imposti. Permessi Retribuiti (ROL) Inferiori. Il CCNL in uso prevede un monte ore annuo di permessi retribuiti (ROL) nettamente inferiore a quello stabilito dai contratti di riferimento del settore. Una carenza insopportabile in un contesto di turni massacranti. Si denunciano comportamenti volti a esercitare pressione psicologica sui dipendenti titolari dei benefici della Legge 104 in merito ai giorni di permesso spettanti.
L’azienda, anziché fornire il richiesto riscontro formale alla scrivente Organizzazione Sindacale, ha scelto di interloquire direttamente con il lavoratore su una questione già oggetto del nostro intervento formale. Ciò costituisce una grave interferenza con l’attività sindacale e una palese elusione del canale di comunicazione che il datore di lavoro è tenuto a rispettare una volta attivata la tutela sindacale per il dipendente.
Dopo mesi di colloqui e confronti che hanno prodotto poco o nulla in termini di effettivo miglioramento contrattuale, è ora di agire con determinazione.
CONFINTESA TUCS pretende l’immediata disapplicazione del CCNL minore attualmente in vigore.
L’applicazione di un CCNL di settore giusto e dignitoso che riconosca il corretto valore economico e normativo del lavoro svolto. Un piano di assunzioni immediato e massivo per porre fine al sotto organico e al ricorso abusivo e sistematico allo straordinario”.