Andrea Giuliani (Decisamente Latina): “Anche nel Pontino serve un Polo agricolo come quello di Cassino”
Nei giorni scorsi la Regione Lazio ha approvato la convenzione con l’Università di Cassino e il Comune di Frosinone per la nascita del “Polo per lo sviluppo delle aree rurali e dell’agricoltura”. Si tratta di un progetto che mette insieme formazione, ricerca, innovazione tecnologica e sviluppo sostenibile per rafforzare il settore agricolo del Lazio meridionale.
Una scelta che, secondo Andrea Giuliani, presidente dell’associazione Decisamente Latina, apre una riflessione importante per la provincia di Latina.
“Quello che sta accadendo a Cassino è un esempio virtuoso che non possiamo ignorare. Se si è riusciti a realizzare lì un polo agricolo così strutturato, non c’è motivo per cui non possa nascere anche nel nostro territorio”, afferma Giuliani.
La provincia di Latina, infatti, rappresenta da decenni uno dei motori agricoli più dinamici del Centro Italia. Il comparto agricolo pontino esprime numeri significativi: l’export totale della provincia ha raggiunto quota 5 miliardi di euro, il più alto del Lazio dopo Roma, mentre le esportazioni agricole superano i 250 milioni di euro annui. Le produzioni ortofrutticole locali — insalate, zucchine, fragole, kiwi — e l’olio extravergine Colline Pontine DOP sono riconosciuti in Italia e all’estero per qualità e competitività.
“Abbiamo un’agricoltura moderna e identitaria, capace di competere sui mercati globali e di innovare senza perdere le proprie radici”, sottolinea Giuliani. “Questo patrimonio va sostenuto con strumenti adeguati, come sta facendo la Regione con Cassino”.
A rafforzare questo quadro c’è la presenza del MOF di Fondi, il più grande mercato ortofrutticolo d’Italia e uno dei principali d’Europa. Ogni anno movimenta milioni di quintali di merce, fungendo da hub strategico per la logistica e la distribuzione. Negli ultimi anni ha anche avviato processi di innovazione, come l’introduzione di osservatori prezzi e strumenti digitali a servizio delle imprese.
“Il MOF è un’eccellenza che pochi altri territori possono vantare”, aggiunge Giuliani. “Se a questa infrastruttura affianchiamo un polo universitario e di ricerca agricola, possiamo costruire qualcosa di davvero unico per il Lazio e per l’Italia”.
Sul piano formativo, Latina può contare su istituti agrari radicati e sul Polo Pontino della Sapienza, con centri di ricerca come il CeRSITeS attivi sul fronte ambientale e territoriale. Un terreno fertile, dunque, per accogliere un’iniziativa strutturata come quella di Cassino.
“Abbiamo università, imprese agricole d’eccellenza, un mercato leader e una forte identità agricola”, spiega Giuliani. “Dobbiamo solo mettere tutto a sistema, replicando lo schema di convenzione realizzato a Frosinone. Non è una questione di campanilismo, ma di visione strategica”.
“Chiedo con spirito propositivo — conclude Giuliani — che Regione, Comune, Università e mondo agricolo si siedano intorno a un tavolo per avviare anche qui nel Pontino un Polo agricolo moderno, aperto e condiviso. Latina è pronta: ora serve solo fare il passo”.