I consiglieri comunali Vincenzo Viola e Joseph Maric, del gruppo Insieme per Sperlonga, esprimono forti perplessità in merito all’ordinanza n. 85 del 30 settembre, emanata dalla responsabile della Polizia Locale sulla base della deliberazione di Giunta n. 96 del 26 settembre 2025.
Il provvedimento introduce limitazioni permanenti alla circolazione veicolare su sette importanti strade del territorio comunale: via Fontana della Camera, via Caldarelle, via Crocette, via Valle della Vespa, via Valle Sica, via Trano e via S. Puoto.
Si tratta di strade che costituiscono collegamenti essenziali per numerosi residenti, aziende agricole e operatori turistici. Una misura così rigida e generalizzata rischia di avere pesanti ripercussioni sulla vita quotidiana e sulle attività economiche presenti nelle aree interessate.
“Siamo naturalmente favorevoli a interventi che garantiscano maggiore sicurezza e tutelino l’ambiente, valori per noi irrinunciabili – ha dichiarato Maric durante il Consiglio comunale – tuttavia, la scelta compiuta appare sproporzionata e priva di una valutazione tecnica approfondita. Non sono state prese in considerazione soluzioni alternative, meno invasive e potenzialmente più efficaci, come divieti di sosta mirati, riduzione dei limiti di velocità, sensi unici alternati, sistemi di videosorveglianza, regolamentazioni orarie o interventi di manutenzione preventiva”.
Il testo dell’ordinanza, inoltre, presenta formulazioni generiche, come “veicoli autorizzati” e “comprovate necessità”, senza definire criteri oggettivi né procedure, tempi e modalità per il rilascio delle autorizzazioni.
Sono state evidenziate anche criticità in materia di tutela della privacy. Per consentire l’accesso a parenti e amici non residenti, non è stato chiarito se e in che modo i cittadini dovranno fornire nominativi o dati personali sensibili, con il rischio di dar luogo a una sorta di “schedatura” non prevista né disciplinata da norme di legge o regolamenti comunali.
Con un’interpellanza discussa ieri in Consiglio comunale, i due consiglieri hanno chiesto chiarimenti sulle motivazioni che hanno portato all’adozione di una misura così restrittiva e hanno sollecitato l’Amministrazione a rivedere la propria posizione, valutando una rimodulazione più equilibrata e un riesame della deliberazione di Giunta n. 96 del 26 settembre 2025, che ha dato origine all’ordinanza.
“Chiediamo all’Amministrazione di intervenire rapidamente e con buon senso – conclude Maric – per conciliare la sicurezza con i diritti dei cittadini e le necessità delle attività produttive, evitando scelte poco chiare e difficili da applicare”.