Sicurezza, Giuliani: “Arrivo Ministro segnale importante, ma la repressione non è l’unica risposta”
Il presidente di DL: “Si abbassino i toni e si faccia rete attorno alle realtà virtuose”
“Quanto accaduto nelle ultime settimane ha lasciato sgomenta l’intera comunità cittadina. Ma la risposta dello Stato e delle istituzioni, a partire dall’amministrazione comunale, è stata pronta e decisa. Gli arresti avvenuti negli ultimi giorni, il finanziamento regionale per l’acquisto di 300 telecamere di videosorveglianza, l’arrivo a Latina del Ministro Piantedosi. Sono tutti esempi di una filiera di Governo che funziona e dà risposte concrete”. Questo il commento di Andrea Giuliani, presidente del movimento Decisamente Latina.
“Spero anzi che al più presto, come evidenziato in passato e come proposto più volte concretamente con atti formali attraverso interrogazioni parlamentari dal Senatore pontino Nicola Calandrini, si possa addivenire all’innalzamento della fascia della Questura e all’apertura di una postazione Polfer a Latina Scalo. Per combattere la criminalità servono prima di tutto donne e uomini a pattugliare il territorio e a condurre le sempre più complesse indagini che il crimine attuale richiede” prosegue Giuliani.
“Ma tutto questo rischia di non bastare. Se due gemelli poco più che ventenni, in modo totalmente spregiudicato e violento, si adoperano per anni per arrivare a trasformare un dignitoso quartiere popolare in una piazza di spaccio a cielo aperto è l’intera società che si deve interrogare su cosa sia stato sbagliato. Credo che il primo passo – riflette il presidente di DL – sia quello innanzitutto di abbassare i toni dello scontro politico, trasformando gli attacchi sterili in critiche costruttive”.
“Credo sia poi auspicabile fare rete per raccontare ai giovani una Latina diversa, divulgando quanto di buono viene fatto. Penso ad esempio alla stagione teatrale, di livello, finalmente organizzata al Teatro D’Annunzio. Come presidente di un movimento civico mi metto a disposizione dell’amministrazione per trovare ogni strada ritenuta utile per coinvolgere i giovani della città ed invogliarli al teatro. Anche solo una serata al mese passata in un luogo di cultura rappresenterebbe infatti una serata in meno passata in strada, un’occasione di crescita, di confronto, uno stimolo a coltivare i propri talenti. Almeno su questo la politica converga, non pensi alla prossima campagna elettorale ma al futuro reale della comunità”