I Carabinieri della Stazione di Marina Tor San Lorenzo hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Il provvedimento trae origine da un’articolata attività investigativa avviata a seguito dell’arresto in flagranza, avvenuto lo scorso marzo 2025, per una rapina aggravata consumata ad Ardea. Le successive indagini, condotte dai militari della Stazione di Marina Tor San Lorenzo con il determinante contributo dei Carabinieri della Tenenza di Ardea, hanno permesso di raccogliere gravi elementi indiziari a carico di tre soggetti, tutti residenti nel comune di Ardea, di età compresa tra i 21 e i 26 anni.
Le investigazioni, sviluppate tramite l’analisi dei tabulati telefonici, la localizzazione dei dispositivi mobili, nonché attraverso l’acquisizione e lo studio delle immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in ordine alla responsabilità di ulteriori tre rapine aggravate, tutte perpetrate nel mese di marzo 2025, ai danni di esercizi commerciali del territorio di Ardea, tra cui due supermercati e un ristorante di cucina orientale.
Per uno dei soggetti, già detenuto per altra causa, è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Lo stesso è inoltre gravemente indiziato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in quanto – secondo quanto emerso dall’analisi delle conversazioni via social – avrebbe ceduto, in due distinte occasioni, 10 grammi di cocaina agli altri due soggetti, per un corrispettivo di 700 euro ciascuna.
Il secondo indagato, anch’egli già sottoposto a misura cautelare domiciliare per reati analoghi, è stato trasferito presso la casa circondariale di Velletri. Il terzo è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, gli indagati devono considerarsi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.