CONCORSO DIRIGENTE AVVOCATO A LATINA, SPUNTA LA DELIBERA CIAMPINO: “REVOCA IMMEDIATA E RIAPRIRE I TERMINI”

CISL FP: “Nel bando di concorso per Dirigente Avvocato del Comune di Latina spunta la delibera di Ciampino”. Chiesta revoca immediata e riapertura termini

La Cisl Funzione Pubblica – Enti Locali di Latina, a seguito della pubblicazione dell’elenco dei candidati ammessi al concorso per Dirigente Avvocato, torna a denunciare con forza le gravi criticità che continuano a caratterizzare la procedura.
La pubblicazione dell’elenco, infatti, non sana i vizi sostanziali e regolamentari che l’organizzazione sindacale ha già formalmente evidenziato con numerose note e istanze di autotutela.

Il bando richiama, quale fonte regolamentare di riferimento, la Delibera di Giunta n.79/2021, adottata però dal Comune di Ciampino, dove l’attuale Segretario Generale del Comune di Latina, Alessandra Macrì, ricopriva allora il medesimo incarico. Tale richiamo non è semplice refuso, ma un errore sostanziale, poiché introduce nel procedimento un atto estraneo all’ordinamento dell’Ente che, di fatto, si atteggia a regolamento, orientando criteri e linee guida della selezione.

La Cisl Fp denuncia che, di fronte a un errore di tale gravità, il Comune ha l’obbligo di revocare il bando e riaprire i termini chiarendo quali siano le effettive linee guida e i riferimenti normativi validi. In mancanza, la procedura resta viziata alla radice e potenzialmente impugnabile in sede giurisdizionale.

Altro nodo irrisolto riguarda la mancanza di prova dell’esperimento della mobilità obbligatoria ex art. 34 bis del D.Lgs. 165/2001. Negli atti comunali si parla genericamente di un “esito negativo”, ma non risulta alcuna nota protocollata alla Funzione Pubblica, né alcuna risposta del Dipartimento.

La Cisl Fp – fa sapere il segretario agli Enti Locali, Raffaele Paciocca – ha esercitato accesso agli atti e, a distanza di 8 giorni dalla richiesta, è ancora in attesa di visionare la documentazione, per verificare se tale comunicazione esista o meno. La mancanza di tracciabilità è ancor più grave se si considera che, in precedenti procedure analoghe (Determ. N.2582/2022 e n. 2652/2023), l’Amministrazione aveva correttamente formalizzato la nota inviata alla Funzione Pubblica e l’esito della verifica. Se in questa procedura ciò non è avvenuto, si configura un difetto di istruttoria sostanziale e una violazione dei principi di trasparenza e buona amministrazione.

La Cisl Fp richiama inoltre l’art.24 del Regolamento Comunale n.398/2012, che impone, qualora si decida di non attivare la mobilità volontaria, un’apposita deliberazione di Giunta motivata, con direttive esplicite al Dirigente Competente.
Nel caso in esame, tale delibera non risulta adottata, in palese violazione del regolamento interno. La procedura concorsuale, pertanto, risulta priva del necessario atto autorizzativo, integrando un vizio di legittimità insanabile insanabile.

La Cisl Fp richiede la revoca in autotutela della Determinazione n.1717/2025 e la riconvocazione dell’intero procedimento nel rispetto delle norme, delle regole e dei principi di buon andamento.

“In difetto – conclude il sindacato – valuteremo ogni iniziativa nelle sedi istituzionali e giurisprudenziali competenti, per la tutela della legalità e dell’interesse pubblico”.

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