ATTO REDATTO CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE, IL TRIBUNALE DI LATINA CONDANNA L’AVVOCATO

Atto redatto con intelligenza artificiale a stampone, con scarsa qualità e mancanza di pertinenza: Il Tribunale di Latina condanna l’avvocato con una sanzione, rifacendosi all’articolo 96 del codice di procedura civile

È successo al Tribunale di Lazio- sezione Lavoro. Il giudice Valentina Avarello, nel giudicare una casa che aveva come oggetto un credito di contributi all’Inps, ha sanzionato un avvocato che, nell’assistere un suo cliente, ha presentato una difesa redatta con l’intelligenza artificiale. Non il primo caso in Italia, ma sicuramente il primo a Latina.

A riportare la notizia è “La Nuova procedura civile”.

“Il ricorso giudiziario – così come tutti gli altri centinaia di giudizi patrocinati dal medesimo difensore, tutti redatti a stampone – viene scritto nella sentenza – risulta evidentemente redatto con strumenti di intelligenza artificiale; tanto è evidente non solo dalla gestione del procedimento (deposito di note ex art. 127 ter c.p.c. il giorno successivo al deposito del decreto di fissazione di udienza) ma soprattutto dalla scarsa qualità degli scritti difensivi e dalla totale mancanza di pertinenza o rilevanza degli argomenti utilizzati; l’atto è infatti composto da un coacervo di citazioni normative e giurisprudenziali astratte, prive di ordine logico ed in gran parte inconferenti rispetto al thema decidendum ed, in ogni caso, tutte manifestamente infondate. Il difensore inoltre, più volte invitato a presentarsi in udienza al fine di rendere chiarimenti, haritenuto di non presenziare”.

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