Si è tenuto oggi, presso la Sala Tevere della Regione Lazio, un incontro promosso dall’Assessorato al Ciclo dei Rifiuti con i 76 Comuni e i due Enti Locali (Unione di Comuni e Comunità Montane) che hanno partecipato al bando di Lazio Innova, per il quale sono stati stanziati in totale 18,7 milioni di euro per il potenziamento della raccolta differenziata.
Hanno partecipato all’incontro il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, l’assessore al Ciclo dei Rifiuti, Fabrizio Ghera e il direttore della Direzione regionale Ambiente, Transizione Energetica e Ciclo dei Rifiuti, Wanda D’Ercole.
Obiettivo della riunione è fare il punto sulla gestione dei rifiuti nel Lazio e illustrare gli investimenti avviati dalla Giunta Regionale per colmare il divario e accelerare la transizione verso un’economia circolare, attraverso l’implementazione dell’intera filiera della gestione dei rifiuti.
60 MILIONI DI EURO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI
Sono 60 i milioni di euro che la Regione Lazio, nell’ambito del PR FESR LAZIO 2021 – 2027 ha investito per promuovere l’economia circolare e l’efficienza delle risorse; migliorare e innovare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani; ammodernare e creare nuove linee di trattamento e riciclo dei materiali raccolti; finanziare interventi per ammodernare e potenziare la rete di raccolta differenziata e gli impianti di riciclo.
Gli investimenti sono contenuti in tre atti. Le tre delibere non sono atti isolati, ma tasselli di un’unica strategia coordinata che utilizza i 60 milioni del PR FESR per trasformare il ciclo dei rifiuti nel Lazio.
QUADRO GENERALE: UNA REGIONE A DOPPIA VELOCITÀ
Negli ultimi anni, il Lazio ha mostrato un trend positivo nella gestione della raccolta differenziata, raggiungendo una percentuale media del 55,42% nel 2023.
L’analisi del dato aggregato rivela una realtà disomogenea, una sorta di “doppia velocità” regionale. La performance complessiva è infatti pesantemente influenzata dal risultato di Roma Capitale, che si attesta su un 46,6%.
Al contrario, le altre province e i comuni dell’hinterland romano mostrano risultati decisamente più virtuosi, superando in molti casi la soglia del 65% e dimostrando che modelli di gestione efficaci sono già una realtà consolidata in ampie porzioni del territorio.
PIANO DI INVESTIMENTI DELLA REGIONE LAZIO
Esistono solidi punti di forza che costituiscono le fondamenta su cui costruire un sistema più efficiente.
a) Capillarità della Raccolta: la raccolta differenziata è ormai una realtà estesa a tutti i Comuni, con sistemi attivi per la maggior parte delle frazioni di materiali con il raggiungimento del target del 65%. Inoltre, è presente una buona rete di centri di raccolta e riciclo a servizio dei cittadini.
b) Efficacia del Modello “Porta a Porta”: laddove applicato, specialmente nei comuni di medie e piccole dimensioni, il sistema di raccolta “porta a porta” ha dato prova di grande efficacia, portando moltissime municipalità a raggiungere e superare risultati d’eccellenza.
c) Rete di Trattamento Esistente: il Lazio dispone di una buona rete di impianti di recupero per le frazioni secche (ed in particolare degli imballaggi) e di una copertura adeguata di impianti di Trattamento Meccanico Biologico (TMB/TM) per gestire in prossimità il flusso di rifiuti indifferenziati.
OBIETTIVI FUTURI E PROSPETTIVE RACCOLTA DIFFERENZIATA
Sulla base dei punti analizzati, la Regione si pone un obiettivo ambizioso ma necessario: raggiungere un tasso medio di raccolta differenziata del 72,3% entro il 2031 partendo da un valore medio regionale nel 2023 del 55,4%. Questo traguardo implica un cambio di passo radicale, che dovrà necessariamente passare dal superamento del deficit impiantistico e da un’azione mirata a colmare il divario di performance di Roma Capitale. Un’azione chiave sarà intervenire in maniera specifica sui Comuni con i risultati più bassi, per allineare l’intera regione verso standard di eccellenza.