Utilizza un drone senza avere l’autorizzazione: arriva la multa e la denuncia per un fotografo del capoluogo pontino
Si rincorrono in questi giorni molti post sui social dedicati a Latina in cui si denuncia la presenza di oggetti non identificati in città. Si tratta di droni che, dopo aver invaso il mercato, sono a disposizione di diverse persone, alcune delle quali non autorizzate a utilizzarli.
Per far volare un drone in Italia è obbligatorio registrarsi sul portale D-Flight, ottenere il QR Code operatore e avere un’assicurazione di responsabilità civile per danni a terzi. Il drone va mantenuto sempre in vista diretta del pilota (VLOS), l’altezza massima è di 120 metri e si devono evitare le zone di divieto di volo (no-fly zone) e i gruppi di persone.
Nei giorni scorsi, un fotografo di Latina, cinquantenne, attivo sui sociale per condividere diverse immagini della città, persino di zone sensibili quali l’interno della Questura pontina, è stato multato e denunciato dalla Polizia Locale. Ad essere contestate diverse circostanze: assenza di patentino, volo del drone su zone off limits e assenza di assicurazione. L’uomo, inoltre, avrebbe violato anche il limite di altezza sopra il quale un drone non può volare.
In Italia, se si vola con un drone da 250 grammi in poi, si applicano le seguenti normative: il pilota del drone deve essere in possesso di una licenza UE per i droni; il pilota di droni deve registrarsi presso il governo e richiedere un numero di operatore. Nel caso il drone sia dotato di telecamera, è sempre necessario avere un numero di operatore. L’unica eccezione sono i droni giocattolo.
Fatto sta che il cinquantenne di Latina è stato trovato sprovvisto di tutti i documenti utili, tra cui autorizzazione di Prefettura e Enac, per poter far volare il suo drone.
