AFFIDAMENTI DELLA CISTERNA AMBIENTE, MANTINI: “NON PERMETTO DI GETTARE OMBRE SULLA MIA INTEGRITÀ”

Valentino Mantini
Valentino Mantini

Affidamenti della Cisterna Ambiente: l’intervento in Consiglio comunale del Sindaco Valentino Mantini

«Sono stato accusato, neanche troppo velatamente, di aver messo in essere con il Direttore Generale della Cisterna Ambiente, da me nominato con decreto perché è compito della politica nominare la figura al vertice dell’azione amministrativa della Cisterna Ambiente, il suo Direttore appunto, di aver messo in piedi -dicevo- un presunto “sistema politico e gestionale” che riguarda gli affidamenti della Cisterna Ambiente.

Nel penultimo Consiglio comunale, e precisamente quello del 28 agosto scorso, la consigliera Felicetti dichiarando di esercitare il mandato di controllo e garanzia a tutela dei cittadini ha insinuato l’esistenza di un presunto “sistema politico e gestionale che consente e costruisce dei meccanismi”. Lei tutela i cittadini. Noi, qui, invece non lo facciamo?

È necessario chiarire subito un punto fondamentale: la Cisterna Ambiente è un ente distinto dal Comune, con propria personalità giuridica e organi di gestione autonomi. Non è il Sindaco, né il Comune, a gestirne gli appalti o le attività quotidiane.

Il Comune esercita soltanto un controllo analogo sull’andamento economico finanziario, che è un controllo tecnico di vigilanza, ma che non comporta alcuna ingerenza nella gestione operativa.

Le decisioni di natura gestionale – comprese quelle sugli appalti – spettano esclusivamente agli organi dell’Azienda Speciale.

Pertanto, sostenere che vi sia un “sistema politico e gestionale” diretto dal Sindaco è del tutto infondato: la politica nomina gli organi, ma la gestione è altra cosa, ed è separata e autonoma. Ciò precisato, veniamo ai fatti.

A giugno il Direttore della Cisterna Ambiente, dinanzi alla necessità di svolgere lavori  di carattere straordinario presso il Centro di Raccolta di via Primo Maggio, volti in prevalenza a garantire la tutela e sicurezza dei lavoratori (sono ben note le richieste e i solleciti delle Organizzazioni Sindacali per  i necessari lavori di riqualificazione della pavimentazione in cemento, sistemazione del piazzale, realizzazione degli spogliatoi con conseguente sistemazione di container e relative opere) procedeva con affidamento diretto.

Orbene, il Consiglio d’Amministrazione della Cisterna Ambiente, che è l’organo deliberante a cui compete l’attività di indirizzo e di controllo della gestione amministrativa dell’Azienda, già a giugno focalizza l’attenzione su questa determina e la sottopone all’Organismo di Vigilanza.

Insomma, il CDA, rilevando una carenza formale, chiede un’integrazione della determina per un suo compimento. La determina integrata e che opportunamente non viene raccontata dalla consigliera Felicetti è del 24 luglio.

Il CDA e l’Organismo di Vigilanza chiedono al Direttore di precisare in maniera più compiuta la motivazione dell’atto amministrativo. 

Il CDA e l’Organismo di Vigilanza pur rilevando solo una carenza nella qualità formale dell’atto amministrativo, attivano tutti i correttivi propri della loro azione di garanzia e controllo. Il CDA inoltre venuto a conoscenza, chiede un controllo anche sulla determina di novembre 2024.

Di contro, invece, io, Valentino Mantini vengo interrogato su un’ipotetica gestione scorretta dei soldi pubblici.

Nella sua ricostruzione la consigliera Felicetti parla di affidamenti gemelli, tra novembre 2024 e giugno 2025, apparentemente a suo dire spacchettati con un unico comune denominatore, l’intento di evitare la gara pubblica.

Sulla scorta di quanto evidenziato finora, il sottoscritto avvia il seguente percorso.

Il primo atto formale è la lettera al Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza del nostro Ente, che è il Segretario Generale.

La richiesta al Segretario Generale è di attivare ogni azione di accertamento sulle dichiarazioni della consigliera Felicetti.

Conseguentemente all’avvio dell’attività di accertamento, si richiede al Direttore Generale della Cisterna Ambiente di relazionare in merito a quanto segnalato dalla consigliera comunale, con particolare riferimento: alla programmazione dei lavori della Cisterna Ambiente per l’anno 2024 e per l’anno 2025; all’eventuale collegamento funzionale tra gli affidamenti menzionati dalla consigliera comunale; alla specificazione dei motivi che hanno condotto ad affidare i lavori ad un importo sotto soglia; alle verifiche previste dalla legge in merito ai requisiti morali delle due ditte affidatarie.

La nota viene inviata per conoscenza anche al Consiglio d’Amministrazione della Cisterna Ambiente.

Il Direttore Generale risponde alla lettera del Segretario Generale e chiarisce che non risulta alcun collegamento funzionale tra i due affidamenti trattandosi di opere appartenenti a categorie differenti.

Il Direttore Generale mette nero su bianco che le ditte affidatarie hanno i requisiti di congruità con le lavorazioni che sono state richieste dall’Azienda per mezzo dei codici CPV – un acronimo che significa Common Procurement Vocabulary che rappresenta un sistema di codici numerici usato a livello europeo per classificare e descrivere l’oggetto degli appalti pubblici sul MEPA, il mercato europeo della pubblica amministrazione.

La presenza di queste due ditte sul MEPA è già una scrematura all’origine e un’attestazione della congruità e della serietà delle aziende a cui la Cisterna Ambiente affida gli appalti.

Dunque, gli affidamenti sono stati effettuati nel pieno rispetto delle norme del codice degli appalti, pertanto qualunque infondata allusione a presunti frazionamenti artificiosi e/o accordi criminosi si rispediscono al mittente.

Sono state selezionate aziende del territorio, di Cisterna, per premiare la territorialità e per far lavorare aziende della nostra comunità.

Insinuare che dietro questi affidamenti ci sia altro, vuol dire scagliarsi contro l’imprenditoria locale che viene subdolamente tacciata di operare fuori dalle regole…

La consigliera Felicetti ha parlato di buona volontà degli imprenditori. Dovrebbe chiarire se riconosce questa buona volontà di fare impresa a tutti gli imprenditori, oppure se riconosce la buona volontà di fare impresa a tutti tranne a quelli che lavorano a Cisterna. Questo sembra infatti il binomio che lei ricostruisce: siamo dalla parte degli imprenditori di Cisterna, oppure vanno bene tutti gli imprenditori tranne quelli di Cisterna?

Un passo indietro. Nella corposa relazione, il Direttore Generale mette in evidenza come gli affidamenti a queste due ditte abbiano consentito un notevole risparmio alle casse della Cisterna Ambiente e come sono stati svolti bene e con massima celerità. 

Ma ancora, è lo stesso Organismo di Vigilanza della Cisterna Ambiente, attivato dal CDA, a rilevare che le determine richiamano correttamente la possibilità di affidamento diretto per i lavori sotto i 150 mila euro senza obbligo di consultazione di più operatori economici, che l’importo rientra perfettamente in questa soglia e che la scelta della trattativa diretta sul MEPA è conforme perché c’è il richiamo alla trasparenza.

Non mancano da parte dell’Organismo di Vigilanza meri suggerimenti in ordine al contenuto formale degli atti con l’individuazione di apposite procedure che l’Azienda dovrà porre in essere. Ed è ciò che è stato fatto e si farà ancora con più puntualità.

Anche il Segretario Generale, infatti, ha formulato dei suggerimenti specifici al Direttore Generale per il miglioramento dell’azione amministrativa.

Ma la nostra azione di controllo arriva ad investire anche il Comitato di Controllo e Garanzia, organo presieduto sempre dal Segretario Generale, a cui siedono tutti i vertici della Cisterna Ambiente, i Dirigenti di Settore del Comune e la parte politica, per sgomberare il campo da ogni dubbio. Dubbio che collegava la trattativa diretta alla presunta ipotesi di corruzione. 

Mi sono guardato attorno in queste settimane mentre camminavo per la città, per scrutare con attenzione la faccia delle persone. Sia quelle amiche che i semplici conoscenti: cercavo di capire se il loro sguardo potesse nascondere un dubbio, un dubbio sulla mia persona, dopo tutto il fango che mi era piovuto addosso in Consiglio comunale.

Sono stato accusato in modo grave e ingiusto di aver messo in piedi un presunto “sistema politico e gestionale” insieme al Direttore della Cisterna Ambiente.

Un’accusa infondata e offensiva, che oggi respingo con la massima fermezza e rispetto alla quale mi riservo ogni opportuna azione nelle sedi competenti, al fine di tutelare l’immagine dell’Ente che rappresento. Non permetto a nessuno di strumentalizzare il mio nome o di gettare ombre sulla mia integrità.

Ho dedicato quarant’anni della mia vita al servizio delle Istituzioni pubbliche con trasparenza e rispetto delle regole: questo percorso parla per me, molto più di qualsiasi accusa priva di fondamento.

Sono Valentino Mantini, una persona specchiata come tante altre in questa comunità, e faccio con orgoglio il Sindaco di Cisterna”.

Lo ha detto il Sindaco di Cisterna Valentino Mantini in apertura della seduta del Consiglio comunale di ieri pomeriggio.

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