CASO MIGNANO, M5S LATINA: “DIMISSIONI NON ACCOLTE, INCARICO ANCORA IN ESSERE”

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Giacomo Mignano

Ciolfi (M5S): “Obblighi di pubblicità e trasparenza rinviati. Dimissioni non accolte da quattro mesi e incarico ancora in essere”.

La mia interrogazione pone semplici e puntuali quesiti volti esclusivamente a fare chiarezza nel solco della trasparenza, senza alcuna polemica o attacco personale, nellesercizio pieno del mandato a tutela dellinteresse pubblico e della correttezza amministrativa.

“Nella seduta di Question Time del 25 settembre ho presentato l’interrogazione relativa all’incarico di consulente legale gratuito conferito dalla Giunta nel 2023 all’avvocato Giacomo Mignano.

La discussione dell’interrogazione è stata secretata: si è svolta infatti a porte chiuse, senza diretta pubblica in streaming. Il Responsabile della Protezione dei Dati (RPD) del Comune di Latina ha rilevato la presenza di alcuni profili ricadenti in dati sensibili a tutela rafforzata, che non potevano essere diffusi pubblicamente. Il parere espresso dal RPD è stato equilibrato: da un lato ha richiamato il doveroso rispetto della privacy e della riservatezza dei dati sensibili, dall’altro ha salvaguardato l’interesse pubblico alla trasparenza, invitando a distinguere tra i profili di opportunità e correttezza amministrativa e di conflitto di interesse, da discutere in forma pubblica, e i profili legati a dati sensibili, da trattare in forma scritta.

Sulla base di questo parere, ho chiesto che le risposte relative ai punti coperti da tutela privacy fossero fornite in forma scritta, così da poter comunque garantire al contempo la tutela della privacy e la massima chiarezza alla città e il rispetto del diritto all’informazione.

In Aula, tuttavia l’Assessora Nasti – delegata dalla Sindaca a rispondere – ha dichiarato che l’Amministrazione si riservava di rispondere alla gran parte dei quesiti solo dopo aver acquisito il parere dell’ANAC richiesto in merito alla questione in oggetto.

Rispetto alle poche risposte ricevute ieri, non rientranti nell’area coperta da tutela della privacy, è emerso ufficialmente che l’incarico all’Avvocato Mignano è tuttora in essere. Lo stesso interessato, sulla stampa di oggi, ha ricordato di aver rassegnato le dimissioni già quattro mesi fa, dimissioni che la Sindaca non ha ancora accolto e di cui auspica l’accoglimento nelle prossime ore. È stato inoltre precisato dall’Assessora Nasti che il consulente non si è occupato dei temi riguardanti Latina Ambiente, la relativa transazione milionaria, la partita debito/creditoria TIA e i rapporti con il curatore Palmerini.

Per tutti gli altri punti – in particolare quelli che riguardano gli obblighi di trasparenza (curriculum vitae, autodichiarazioni di assenza conflitti, pubblicazione degli atti sul sito istituzionale) – la Sindaca e l’Amministrazione hanno scelto di rinviare le risposte al parere che sarà reso dall’ANAC.

Un’ulteriore questione rimasta aperta è quella delle parcelle professionali: il consulente ha infatti ancora crediti in sospeso con il Comune. Alcune parcelle sono già state liquidate con determine dirigenziali pubblicate sull’albo pretorio, altre risultano ancora in fase di istruttoria. Si tratta di un elemento che potrebbe configurare un ulteriore potenziale conflitto di interessi e che renderebbe ancora più urgente un chiarimento definitivo.

Leggo inoltre dalle dichiarazioni rese alla stampa che il consulente gratuito della Sindaca si definisce suo avvocato personale a titolo gratuito. Se così fosse, non si comprende perché questo rapporto non sia rimasto confinato in un incarico di natura strettamente privatistica. Al contrario, si è scelto di formalizzarlo con una delibera di Giunta e con una convenzione sottoscritta tra il Comune e il professionista, la quale – all’articolo sulle incompatibilità – richiama espressamente i casi di possibile conflitto di interesse, che andrebbero pertanto verificati.

Tutto ciò rafforza le mie richieste di chiarimento: perché la Sindaca non abbia ancora formalizzato la revoca o la presa d’atto delle dimissioni, come dichiarato dallo stesso consulente; perché, nonostante la legge preveda obblighi di trasparenza ben precisi, il Comune non abbia ancora pubblicato tutti i dati nella sezione “Consulenti e Collaboratori”; soprattutto, quali siano i confini effettivi dell’attività di consulenza, dal momento che il ruolo sembrerebbe a metà tra un incarico personale e un incarico istituzionale in seno all’Ente.

I dubbi restano e le richieste di chiarimento si ripetono, in nome della massima trasparenza e legalità. Non si tratta di polemiche personali, ma dell’esercizio pieno e doveroso del mandato di consigliera di opposizione, a tutela dell’interesse pubblico e della correttezza amministrativa.

Quel che più ci preoccupa oggi tuttavia è la chiosa dell’articolo pubblicato oggi sul quotidiano “Il Messaggero” riguardo il fatto che “Latina Ambiente potrebbe essere prossima a tornare in bonis, annullando così fallimento e processo”, circostanza che come M5S e come opposizione tutta, abbiamo sempre indicato come il possibile obiettivo finale di una operazione strategica di questa amministrazione consumata a danno di ABC, iniziata proprio con la transazione da 6 milioni di euro tra Natale e Capodanno del 2023 e, se fosse confermata, ci darebbe tristemente ragione, dopo due anni e mezzo di rassicurazioni in senso opposto da parte della maggioranza Celentano”.

Così, in una nota, Maria Grazia Ciolfi, consigliere comunale e Capogruppo M5S Latina.

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