Picchiato selvaggiamente per aver tardato a saldare un debito di 400 euro: è ripreso il processo a carico del 22enne di Latina
Sono sfilati i primi due testimoni oggi, 23 settembre, nel processo a carico del 22enne di Latina, Dennis Latini, imputato per estorsione, minacce, danneggiamento, violazione di domicilio e lesioni personali aggravate. Il giovane, difeso dall’avvocato Massimo Frisetti, è stato arrestato lo scorso febbraio dalla Squadra Mobile di Latina e si trova tuttora ai domiciliari.
Il secondo collegio del Tribunale di Latina, dinanzi al quale è incardinato il processo, lo scorso giugno, ha respinto l’eccezione dell’avvocato difensore in quanto il reato contestato dell’estorsione è procedibile d’ufficio e non è necessario una querela della persona offesa, la quale, ad ogni modo, così come evidenziato dal legale, è stato risarcito dall’imputato.
Le indagini degli investigatori della Squadra Mobile hanno avuto inizio a dicembre 2024, quando la vittima (un quarantenne del capoluogo) ha riferito che, avendo tardato di una settimana il termine per la restituzione di un debito di 400 euro, aveva subito minacce, il danneggiamento della propria autovettura e addirittura lesioni personali al volto procurategli con una mazza da baseball. Il tutto finalizzato ad ottenere una somma di denaro aggiuntiva quale risarcimento per il “ritardo”.
Le indagini avevano consentito di raccogliere elementi riguardo alla responsabilità del giovane, spalleggiato anche da tre complici. Latini, peraltro, era stato coinvolto tre anni fa in un’azione violenta messa in pratica insieme al noto Matteo Baldascini e a un minorenne. I tre erano stati raggiunti da un provvedimento del Questore di Latina, il cosiddetto Daspo Willy.
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Oggi, 23 settembre, alla prima udienza “vera” del processo, sono stati ascoltati due testimoni: si tratta di un avvocato che, la sera del pestaggio, aveva sentito i lamenti della vittima e alcune botte e un ispettore di Polizia che ha mostrato le foto segnaletiche alla vittima la quale ha riconosciuto Latini, ma non gli altri sospettati.
In particolare, l’avvocato, che chiamò il 112 e parlò con la Polizia per segnalare i lamenti che sentiva in Via Ulpiano, dietro al Tribunale di Latina, ha spiegato di aver visto, quel giorno di dicembre 2024, tre aggressori incappucciati e una persona sofferente. Dopodiché segnalò tutto alla Polizia che intervenne.
Il processo è stato rinviato al prossimo 24 ottobre quando ad essere esaminato, oltreché a un poliziotto che ha lavorato alle indagini, sarà la vittima del pestaggio.