Fuochi d’artificio che esplodono copiosi alle 4 di notte a Latina: in tempi di attentati bombaroli, anche questo caso desta sospetti
Una sequela che non finiva mai quella dei botti di Capodanno che è andata in scena nella notte del 22 settembre, intorno alle 4,20, a Latina, quando in molti punti della città è stata avvertita. Diverse persone sono state svegliate da una raffica di petardi scoppiati uno dietro l’altro. La zona dello scoppio, come emerge, sarebbe quella di Piazzale Toscanini, vicino a Via Verdi, a pochi passi dall’ospedale Santa Maria Goretti di Latina.
Tanti i commenti sui social sempre attenti a captare qualsiasi segnale proviene da una città che, in queste settimane, si è svegliata con una bomba che ha dilaniato un portone o un’auto bruciata. Le interpretazioni dei botti di Capodanno si riducono a un paio: è arrivata la cocaina o si festeggia qualcosa, sempre in ambito criminale.
Una lettura con la lente di “Gomorra”, il serial televisivo che ha fatto scuola, soprattutto nelle “teste calde” e nuove leve della criminalità, e che rischia di non essere lontana dal vero. La sensazione è che in città, oltreché alla tensione, ci sia un senso di impunità ormai fuori limite.