Licenziamento lavoratore disabile al Comune di Castelforte, l’intervento del Partito Democratico locale: “È passato un anno”
“È passato quasi un anno, da quando, nostro malgrado, abbiamo dovuto prendere atto che il nostro Comune, da sempre distintosi per la tutela dei diritti dei più deboli, è stato condannato dal Tribunale di Cassino a reintegrare un lavoratore, peraltro affetto da una disabilità, vittima di un licenziamento illecito e illegittimo.
Il caso deciso dal Giudice del lavoro di Cassino, purtroppo, non è un caso isolato: è (era ?) pendente un giudizio, avente lo stesso oggetto, proposto da un secondo lavoratore, anch’egli affetto da disabilità, il quale lamentava di avere subito un licenziamento illegittimo.
Vista la pesante condanna subita dal Comune, ci saremmo aspettati la conclusione di un accordo tombale con entrambi i lavoratori, al fine di salvaguardare (o limitare i danni subiti) le casse comunali.
L’attuale amministrazione, anche in questo caso, è riuscita a stupirci, negativamente….
All’epoca dei fatti avevamo chiesto lumi all’Amministrazione comunale che nel febbraio scorso ci aveva comunicato: che il legale incaricato dall’ente aveva riferito di avere precedenti specifici favorevoli alle tesi non accolte in primo grado e pertanto, di avere impugnato la sentenza che ha visto soccombere il Comune e di non avere corrisposto l’indennità stabilità dal Tribunale; che il lavoratore non aveva agito esecutivamente per recuperare le somme spettantigli; che la causa promossa dal secondo lavoratore, risultava essere sub judice.
Non avendo motivo di dubitare dell’esistenza dei confortanti precedenti citati nella comunicazione firmata dal Presidente del Consiglio Comunale e dal Sindaco, sperando che possano essere utili alle ragioni dell’Ente, abbiamo necessità e dovere di conoscere lo stato attuale della situazione.
Essendo passati quasi sette mesi dall’ultima comunicazione in merito, sollecitati dagli attenti cittadini che continuano a stupirsi di questa allegra gestione di questioni tanto delicate, non possiamo esimerci di chiedere quale sia la situazione attuale relativamente all’evoluzione di questi due importanti contenziosi.
Prima di tutto perché non possiamo tollerare che il nostro paese sia associato, in quest’epoca già di per sé socialmente complessa, a una così disonorevole condotta discriminatoria, peraltro perpetrata in più occasioni.
Invece di rimediare all’”errore”, salvaguardando le casse comunali, si è deciso di rischiare un danno di natura ancor più seria, non solo economico, ma anche e soprattutto di immagine.
Detto ciò vorremmo sapere se il lavoratore/creditore ha ricevuto quanto riconosciutogli in primo grado e se ha deciso di agire esecutivamente.
Chiediamo altresì di sapere se il procedimento di primo grado promosso dal secondo lavoratore si è concluso oppure se risulta ancora pendente. Infine, vorremmo sapere lo stato del procedimento pendente dinanzi la Corte d’appello, avente a oggetto l’impugnazione promossa nell’interesse del Comune.
Va da sé che, in ogni caso, continuiamo a sperare (sognare ?) che l’Amministrazione si ravveda, in primis scusandosi con coloro che sono stati discriminati (!!!) dalle scelte discutibili dei nostri amministratori e, in secundis, definendo con un accordo tombale, entrambe le posizioni. Anche se i nostri auspici rimarranno tali, di una cosa i cittadini di Castelforte possono essere sicuri: non lasceremo mai che un’ingiustizia perpetrata dai potenti di turno, sia lasciata andare silenziosamente nel “dimenticatoio”. Non sarà mai così.
Lo dobbiamo non solo ai nostri attuali concittadini, ma anche a chi, con sacrificio e dedizione ci ha preceduto e mai avrebbe immaginato ciò a cui stiamo assistendo”.
Lo dichiarano, in una nota, i consiglieri comunali del Partito Democratico, Giuseppe Rosato e Giancarlo Cardillo, e il segretario dei Dem locali Ferdinando Orlandi.