Oggi il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza la proposta di modifica al Regolamento di Polizia Urbana (Deliberazione n. 101/2025), con l’introduzione delle cosiddette “zone sensibili”.
“Una scelta politica chiara, netta, di responsabilità”, dichiarano i consiglieri comunali del centrodestra di Latina.
“In un momento storico in cui la sicurezza urbana è una delle principali richieste dei cittadini – non solo di alcuni, ma di tutti – questa maggioranza ha deciso di rispondere con un atto concreto. Un atto che rafforza gli strumenti di prevenzione e tutela la vivibilità dei nostri spazi pubblici.
Il nuovo articolo 8-bis e la modifica dell’articolo 9 del regolamento permettono alla Polizia Locale di intervenire in situazioni che, fino ad oggi, si trascinavano senza soluzione: bivacchi molesti, occupazione di portici, comportamenti aggressivi nei pressi di scuole, ospedali, parchi e altri luoghi di aggregazione. Soprattutto, si mira a fornire alle forze dell’ordine uno strumento efficace per colpire le zone di spaccio, come avvenuto in tante altre città. Nessuna criminalizzazione del disagio come strumentalmente ma infondatamente affermato dalle opposizioni, nessuna caccia ai fragili: semplicemente, si stabilisce un limite chiaro tra assistenza e degrado. Tra tutela e abbandono.
Durante il percorso in Commissione Pianificazione e Sicurezza, la discussione è stata ampia, aperta e trasparente. Sono stati coinvolti esperti, dirigenti della Polizia Locale e rappresentanti dell’anticrimine. È stato un lavoro serio, mai ideologico.
Eppure, da parte dell’opposizione, abbiamo assistito a un atteggiamento contraddittorio. Dopo aver dichiarato che la misura sarebbe “discriminatoria”, si è arrivati a proporre emendamenti per estendere le zone sensibili ad altre aree della città. Un evidente cortocircuito politico. Se si ritiene lo strumento sbagliato, perché si propone di ampliarlo?
Cogliamo inoltre l’occasione per ricordare che il cosiddetto “Daspo urbano” è stato introdotto nel 2017 dall’allora Ministro Minniti, del Partito Democratico. Lo stesso partito che oggi, a Latina, ci accusa di voler restringere i diritti, mentre a Firenze amplia le zone di intervento. Forse bisognerebbe recuperare un po’ di coerenza. Perché la sicurezza non ha colore politico, e chi oggi si straccia le vesti dimentica troppo facilmente il proprio passato di governo.
La modifica approvata è pienamente conforme alla normativa nazionale (D.L. 14/2017 – L. 48/2017 – L. 132/2018) e ad oggi è applicata in decine di Comuni in tutta Italia, da amministrazioni di ogni orientamento. Non si tratta di uno strumento repressivo, ma di prevenzione. Gli ordini di allontanamento saranno puntuali, mirati, sempre legati a comportamenti specifici e valutati caso per caso dalle forze dell’ordine.
Con l’approvazione di oggi, sono state individuate le seguenti aree come “zone sensibili”:
• il centro storico, che ospita sedi universitarie, mercati, monumenti e luoghi di culto;
• l’area del pronto soccorso dell’Ospedale Santa Maria Goretti;
• i parchi pubblici e le aree verdi, spesso oggetto di segnalazioni da parte di famiglie e residenti;
• i quartieri Nicolosi e R6, dove da tempo si registrano episodi di degrado e microcriminalità;
• le zone limitrofe a circoli culturali, centri commerciali e luoghi di aggregazione giovanile.
Una menzione particolare va al quartiere Nicolosi, dove l’ordinanza del Sindaco sul contingentamento degli orari dei minimarket ha già prodotto risultati concreti. Riduzione di schiamazzi, minori episodi di risse, più decoro. È la prova che quando si interviene con coraggio, i cittadini rispondono e la città migliora.
La verità è che molte delle condotte oggi richiamate erano già previste dal regolamento del 2013. Ma per anni, nessuno ha avuto la volontà politica di renderle realmente applicabili. È mancato il coraggio. È mancata la responsabilità. Oggi questa maggioranza rompe quell’inerzia. Con un atto serio, trasparente e soprattutto richiesto a gran voce dai cittadini. Chi ha votato contro questa delibera oggi si assume la responsabilità politica di aver detto no alla sicurezza urbana. Noi, al contrario, andiamo avanti con determinazione, coerenza e con il mandato ricevuto dai cittadini”.