Una rampa ripida e non a norma utilizzata per far entrare un bambino con disabilità presso la scuola primaria Don Milani di Pontinia
Chiedono da tempo un po’ di sicurezza e normalità alla scuola primaria Don Milani di Pontinia dove, ogni giorno, un bambino con disabilità motoria, che necessita di camminare aiutato da un deambulatore, deve essere accompagnato in braccio dentro la struttura. All’uscita, in ragione dell’inclusione, la dirigente dell’istituto ha disposto che il bambino utilizzasse una rampa che dà sul retro della scuola. Insieme a lui anche la sua classe e altre due: un modo per non farlo sentire diverso in un mondo che, in generale, fa sentire escluso chi non dovrebbe mai esserlo.

Fatto sta che alla Don Milani, facente parte dell’Istituto Comprensivo Gaetano Manfredini, non solo il bambino, ma qualsiasi persona che sia disabile, farebbe fatica ad entrare (non ci sono rampe nell’ingresso principale), e per uscire deve utilizzare la rampa di dietro con un grosso “però”. Infatti, quella rampa, oltreché ad essere ripida, non è a norma. Un problema enorme tanto che, tre anni fa, la dirigente scolastica dell’Ic Manfredini, Marzia Mancini, fece subito richiesta per un nuovo accesso alla scuola. Due condizioni imprescindibili: che fosse frontale e non discriminatorio e laterale o, peggio, retrostante. E sì che il plesso scolastico della Don Milani è anche molto frequentato, dal momento che c’è la segreteria dell’intero istituto comprensivo e quindi accoglie gli utenti di tutti i plessi facenti parte l’istituto medesimo.
Sul caso rampa, è nata una interlocuzione tra Comune e Soprintendenza, considerato che l’edificio scolastico in Piazza Papa Pio VI, a Pontinia, è storico. Alla fine si è arrivati alla conclusione: va bene realizzare una rampa laterale, a norma e non ripida come quella utilizzata adesso che, per forza di cose, costringe il bambino disabile e qualsiasi eventuale disabile a dover essere accompagnato. Tutto bene? Macché. Mancherebbero i fondi e la rampa laterale è ad oggi un miraggio.

Ogni giorno, quindi, il bambino disabile esce fuori dalla scuola in compagnia delle tre classi, facendolo a loro rischio e pericolo, in quanto da quella parte posteggiano e transitano i mezzi della multiservizi comunale “Trasco”. Non proprio una sicurezza, visto che parliamo di bambini.
A fine anno scolastico scorso, il Comune di. Pontinia aveva prospettato a genitori e docenti una soluzione veloce, ossia quella di isolare l’uscita sul retro, mettendo un cancello e un citofono. Una soluzione che permetteva di avere più sicurezza, visto che i bambini non avrebbero avuto punti di possibile contatto con i mezzi della Trasco. È passata una estate, è iniziato l’anno scolastico, ma dell’uscita in sicurezza non c’è traccia.