Il Consiglio Comunale di Roccagorga riunitosi ieri, 16 settembre, alle ore 15, per discutere sull’aumento del capitale sociale di Acqualatina richiesto dalla Società, il cui 51% appartiene ai soci pubblici, ha deliberato con il voto contrario.
“Nessun aumento del capitale sociale di Acqualatina!”, dichiara la sindaca di Roccagorga, Carla Amici. Alla presenza di tutti i consiglieri di maggioranza, assente giustificato il vice sindaco, e della consigliera di Forza Italia, Lubiana Restaini, assenti il consigliere di Fratelli d’Italia, Gino Bonanni ed il consigliere del PD Francesco Scacchetti, il voto unanime è stato introdotto dalla relazione del Sindaco che ha fortemente criticato la condotta di Acqualatina “sia per la forma con cui è stato chiesto l’aumento del capitale sociale sia per la sostanza in mancanza di chiara e documentata necessità e in mancanza di un serio piano di investimenti e di eventuale ristrutturazione aziendale”.
“I sindaci avevano sottoscritto la richiesta motivata di revoca della convocazione dell’assemblea straordinaria per assenza di idonea documentazione e di motivazione in grado di illustrare le necessarie strategie di investimenti.
Ancora una volta Acqualatina non ascolta i Sindaci, anzi li sfida, facendo pervenire a soli 2 giorni dall’assemblea straordinaria convocata per il 17.09, non la revoca, ma il semplice rinvio dei tempi “ poiché allo stato attuale permangono, vive ed imprescindibili, le ragioni che avevano determinato la convocazione dell’assemblea straordinaria” dichiara il presidente del C.d.A. nella nota allegata alla nuova convocazione del 31.10
Il C.d.A. di parte pubblica dovrebbe avere la decenza di dimettersi, non essendo in grado né di rappresentare i sindaci del territorio, né i bisogni espressi dai Sindaci nell’interesse delle comunità amministrate solerte invece ad assecondare le volontà del socio privato. La nostra comunità, come tutte le comunità dei 34 comuni soci di Acqualatina, vessate da disservizi diffusi- Zone per giorni senza acqua, in 100 metri di strada 13 riparazioni, quando bastava sostituire 100 metri di tubazione, riparazioni multiple su interventi già fatti e non risolutivi.
La revoca dell’assemblea straordinaria era propedeutica alla necessaria ricerca di confronto con il nuovo management del socio privato Italgas al fine di discutere, valutare un serio piano degli investimenti, ammodernamento e rifacimento delle reti idriche, dei veri colabrodo, che disperdono il 70% di acqua che scorre nelle tubazioni oboslete, che provocano ulteriori danni economici e ambientali per un consumo incontrollato di acqua, bene prezioso che va salvaguardato!
Una società che chiude i bilanci con utili milionari, una società che ha un fondo riserva da utilizzare per aumento di capitale di 115 milioni di euro, ma non ne ha la disponibilità, una società che a fronte della richiesta di aumento del 6% delle tariffe e del diniego da parte dei sindaci che hanno approvato il minimo obbligatorio del 3,5% necessario a garantire l’equilibrio finanziario, presenta contro i Sindaci un esposto al Presidente della Repubblica, che nega l’accesso agli atti da parte dei Comuni e dell’EGATO , non è l‘azienda a partecipazione maggioritaria pubblica di cui abbiamo bisogno! A
perti al confronto ma attenti a sostenere diritti e verificare una gestione che dimostri gli investimenti realizzati con gli aumenti delle tariffe negli anni precedenti, che illustri gli investimenti da sostenere per la riduzione delle perdite, che dimostri la capacità di incassare i crediti , di ottenere il pagamento dei progetti PNRR. La voce dei Sindaci a tutela dei cittadini e di una gestione oculata della risorsa. L’aumento di capitale di Acqualatina senza il Comune di Roccagorga che ha detto con chiarezza il suo convinto no!”.