Ciolfi (M5S): “Con una mozione d’ordine ho aperto la discussione oggi in Aula sulla grave escalation criminale a Latina”
Oltre un’ora di dibattito in Consiglio comunale e capigruppo a margine della seduta, grazie all’iniziativa del M5S. “Bombe ed auto incendiate impongono un innalzamento del livello di intervento: giovedì sarà discusso un ordine del giorno condiviso”. Ciolfi denuncia inoltre la contrazione dei tempi per l’analisi dei documenti: “Non posso votare atti che non ho potuto valutare adeguatamente”
“Oggi, in apertura del Consiglio comunale, ho preso la parola con una mozione d’ordine per chiedere alla Sindaca di intervenire e riferire su quanto sta accadendo in questi giorni a Latina: bombe e auto date alle fiamme, pochi mesi fa un ordigno posizionato davanti a un esercizio commerciale. Un clima agghiacciante che ci riporta sulla cronaca nazionale.
Ho chiesto alla Sindaca: quali segnali sta dando il Comune? Ha interloquito con il Ministro Piantedosi? È stato innalzato il livello di sicurezza? Qual è la pianificazione per tutelare i cittadini?
Latina si trova in una posizione geografica delicata, crocevia di traffici illegali da Roma al Casertano, passando per territori già colpiti da scioglimenti per mafia e infiltrazioni: Anzio, Nettuno, Aprilia e Formia. Non possiamo dimenticare che una sentenza della Cassazione ha confermato la presenza della mafia autoctona a Latina. Solo alcuni giorni fa, il Procuratore Aggiunto è intervenuta con un appello ai cittadini a denunciare i fatti criminali, che hanno visto coinvolti minori.
Come consigliera e come cittadina, registro una preoccupante escalation di criminalità nella nostra città. I cittadini dall’Amministrazione si aspettano risposte concrete.
La Sindaca ci ha parlato di video sorveglianza, misura sicuramente necessaria, ma è indispensabile alzare il livello di attenzione e di intervento politico: non possono bastare cinque telecamere nel quartiere Europa. Ci ha detto di aver chiesto verifiche all’ATER per eventuali occupazioni abusive: ma le bombe che abbiamo visto esplodere sono un’altra cosa. Non possiamo limitarci a raccontare che Latina è “anche altro”: certo che lo è, ma non possiamo rassicurare i cittadini dicendo che è tutto a posto, perché non lo è. Dobbiamo alzare il livello di contrasto alla criminalità, di sicurezza cittadina e di lotta per la legalità. E’ necessario dare un segnale forte.
Ho accolto con favore che l’intero Consiglio comunale oggi abbia condiviso il mio appello. Bene le proposte arrivate da maggioranza e opposizione, bene anche l’idea di scendere in piazza al fianco dei cittadini preoccupati, ma soprattutto fruttuosa è stata la conferenza dei capigruppo, che il Presidente del Consiglio ha disposto con urgenza al termine della seduta, in cui abbiamo deciso di predisporre un ordine del giorno che porteremo in Consiglio giovedì, con cui chiederemo alla Sindaca un impegno su diversi punti che rispondano ad azioni concrete ed efficaci. Alcune proposte sono già state messe sul tavolo oggi ed ogni gruppo consiliare è chiamato a condividere le proprie, per creare un documento unico ed efficace da sottoporre alla Sindaca.
Il M5S, come ho già preannunciato in Aula, proporrà, tra le altre iniziative, l’interlocuzione con il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per chiedere il suo intervento, come accaduto a Milano lo scorso giugno, a presiedere il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
L’intervento del Ministro porterebbe a un innalzamento automatico del livello di sicurezza, che deve tradursi in incremento di organico dedicato alla sicurezza anche con l’intervento di forze specializzate, perché a Latina più volte ci siamo trovati di fronte a criminalità organizzata non ordinaria, ma di stampo mafioso.
Non posso, invece, non manifestare tutto il mio disappunto per le affermazioni del consigliere Valletta, per cui la responsabilità di questa escalation criminale in città sarebbe da ricondurre “ai migranti che arrivano sui barconi”. Derubricare fatti così gravi, che impegnano decine di agenti delle Forze dell’Ordine e la magistratura — che ringrazio — al tema dell’immigrazione è inaccettabile e corrisponde a mera propaganda politica.
Come Movimento 5 Stelle, ribadisco che la battaglia per la legalità è una priorità assoluta. Siamo pronti a dare il nostro contributo, anche con l’interessamento dei nostri portavoce in regionale e parlamento. Latina merita di vivere in una città sicura, giusta e protetta, e non può attraversare questa fase di forte tensione e insicurezza senza azioni concrete.
Durante lo stesso Consiglio ho preso la parola per un secondo intervento, per segnalare la grave mancanza di trasparenza nell’azione dell’Amministrazione. Ci siamo trovati a discutere, in urgenza, l’aggiornamento del Piano Triennale delle Opere Pubbliche, con i tempi di convocazione ridotti a tre giorni scarsi per l’analisi dei documenti, anziché i regolamentari dieci giorni tra commissione e Consiglio.
Questa modalità, oltre a denotare una disorganizzazione politico-amministrativa, limita l’esercizio del mandato dei consiglieri, in particolare di opposizione, impedendo valutazioni preventive e approfondite su questioni strategiche.
Ho evidenziato altresì come la gestione degli accessi agli atti sia sistematicamente lenta e incompleta, impedendo la possibilità di segnalare criticità, proporre correzioni o esercitare un controllo politico reale.
In particolare, mi riferisco all’accesso agli atti relativo all’Hotel De La Ville, che la stampa locale ha definito la “fiera dell’equivoco”. Ma ci tengo a sottolineare che alla fine della “fiera”, come è stata definita, ossia a distanza di 4 mesi e mezzo dalla prima richiesta e 33 giorni dalla seconda, non ho ancora ricevuto i documenti, quando il tempo previsto dal regolamento per il riscontro ai consiglieri è di 15 giorni.
E non è l’unico accesso agli atti ancora in sospeso: in questa Amministrazione si dilatano i tempi per il riscontro agli accessi agli atti mentre si contraggono quelli concessi ai consiglieri per valutare le deliberazioni da votare in Consiglio.
Oggi in Aula mi sono appellata alla Segretaria Generale e Responsabile della Trasparenza e dell’Anticorruzione per affrontare questa situazione: la carenza di trasparenza non è solo un problema procedurale, è un ostacolo all’esercizio consapevole del mandato, alla tutela degli interessi dei cittadini e alla correttezza dell’azione amministrativa. E Trasparenza e Legalità vanno di pari passo. È bene ricordarlo”.
Così, in una nota, la consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle, Maria Grazia Ciolfi.