PROJECT FINANCING ALLA GAETANA, M5S: “LA SENTENZA DEL TAR RIDICOLIZZA IL COMUNE”

“La posizione del Movimento 5 Stelle per l’utilizzo dello strumento del Project Financing per il rinnovo delle concessioni balneari è sempre stata di chiara e netta contrarietà”, così, in una nota, Simone Avico, esponente del Movimento 5 Stelle Gaeta.

“Un lavoro costante e puntuale frutto di numerose segnalazioni all’AGCM e alle autorità competenti, che non si è mai interrotto. Fin dall’inizio, i nostri obiettivi sono stati chiari: rispettare la Legge, garantire il diritto alla migliore fruizione degli arenili e tutelare il Comune di Gaeta da contenziosi infiniti e spese legali insostenibili. In questo contesto, la recente sentenza del TAR di Latina – relativa al ricorso per il progetto di finanza approvato per lo stabilimento “Serapide” – rappresenta il primo tassello di un iter nato male e viziato da illegittimità procedurali già note.

La sentenza del TAR ha annullato la delibera del Consiglio comunale e condannato l’Ente stesso al pagamento di 6.000 euro di spese legali. Una cifra che se sommata a quanto già speso per gli incarichi legali degli altri contenziosi con i privati che hanno presentato ricorso e con l’AGCM supera i 50.000 euro.
Una sentenza che a nostro avviso va ben oltre il singolo caso, poiché inficia in modo indiretto tutti i progetti di finanza attualmente approvati.

Nelle sue ultime parole il Sindaco Leccese ha provato a sminuire la sentenza del TAR sostenendo che la stessa non riguarderebbe lo strumento procedimentale del Progetto di Finanza, limitandosi, a suo dire, ai soli casi dove si sono verificate proposte concorrenti e ricorsi da parte dei privati.

Non vale, quindi, per tutti i progetti di finanza il fatto che il Comune di Gaeta non abbia proceduto alla pubblicazione della proposta? Non vale altrettanto per tutti i progetti di finanza il fatto che il Dirigente non abbia proceduto ad alcuna istruttoria senza svolgere, tra l’altro, alcun ruolo controllo sull’attività di asseverazione della società proponente? Non coinvolge l’intero sistema dei Progetti di finanza la conseguenza che la violazione di trasparenza, concorrenza e parità trattamento può viziare “a monte” il processo di formazione della scelta dell’amministrazione?

Lo stesso TAR sembra persino “ridicolizzare” il Comune di Gaeta quando al punto 15.2 utilizza l’espressione “snocciolati” per indicare che i dati e le cifre inerenti al Piano Economico Finanziario della società siano stati validati dal Comune di Gaeta stesso senza nessuna attività di verifica da parte dell’Ente stesso!! Definendo, infine, atipico lo strumento dei Progetti di finanza il TAR lancia un chiaro segnale sulla possibilità di applicare tale istituto per rinnovare le concessioni balneari: che responsabilità hanno il Dirigente e i consiglieri comunali che hanno approvato tutto ciò? Un primo cittadino con un minimo di coscienza avrebbe già ritirato immediatamente tutte le Delibere fin qui approvate per i Progetti di Finanza, ma il Sindaco Leccese pare aver già deciso che a pagare le conseguenze delle sue scelte amministrative saranno unicamente i cittadini”.

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