Nuova discarica di Aprilia, il Tar respinge il ricorso proposto dall’associazione civica Verdi Ambiente e Società
Niente da fare per lo stop alla nuova discarica di Aprilia in via di realizzazione a Sant’Apollonia. Il Tribunale amministrativa di Roma, tramite ordinanza, respinge l’istanza cautelare, compensando le relative spese di lite, e nel contempo dispone la trasmissione del fascicolo al Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio per l’adozione della decisione sulla questione rilevata d’ufficio in ordine all’appartenenza della lite alla cognizione interna del T.A.R. Lazio, Sezione Staccata di Latina.
Il ricorso, tramite gli avvocati Giuseppe Libutti e Michele Trotta, è stato presentato dall’associazione Verdi Ambiente e Società-Aps Onlus e da Francesca Romana Tintori, rappresentante del comitato spontaneo dei cittadini di Via Scrivia, contro la Regione Lazio, la società proponente il progetto, Frales srl e il Ministero della Cultura. A Latina, presso il Tar, pende, invece, l’altro ricorso contro il progetto della Frales proposto dalla tenuta Calissoni Bulgari: si discuterà il prossimo 24 settembre.
Il ricorso chiedeva l’annullamento del cosiddetto Paur, ossia il provvedimento autorizzatorio unico regionale, concesso dalla Direzione Ambientale della Regione Lazio. I motivi del ricorso evidenziano il possibile pregiudizio ambientale e archeologico dato dalla realizzazione dell’impianto a Sant’Apollonia.
Il Tar ha ritenuto che non ricorrono i “requisiti del fumus boni iuris e della contestuale gravità ed irreparabilità del pregiudizio “durante il tempo necessario a giungere alla decisione sul ricorso”, considerato, da un lato, che il vincolo agrario è sopravvenuto rispetto al provvedimento impugnato e, dall’altro, che la Regione Lazio ha comunque garantito alla Soprintendenza costanti verifiche sui lavori in corso”. Che poi vi siano le costanti verifiche sui lavori è tutto da dimostrare, come testimonia l’episodio del casale storico abbattuto nell’area dove sorgerà la discarica.
Al momento una vittoria per il gruppo Altissimi che continua nella realizzazione di quella che dovrebbe rappresentare la discarica che accoglierà i rifiuti di tutta la provincia pontina. L’impianto sorgerà in via Scrivia, nella periferia apriliana tra Fossignano, via Riserva Nuova e La Gogna.
Il progetto presentato dalla società Frales prevede la realizzazione di una discarica di rifiuti, con il proposito di garantire l’autosufficienza dell’Ato di Latina per una capacità utile di abbancamento di circa 940.000 metri cubi di rifiuti per la durata di 10 anni. Il costo totale dell’intervento calcolato è di circa 28 milioni di euro, di cui 22 milioni per la costruzione. L’istanza è stata presentata alla Regione Lazio lo scorso anno dal titolare della società Frales srl, Alessandro Spuntoni. La suddetta società è comunque riconducibile comunque al patron di Rida Ambiente (la società che gestisce l’impianto Tmb in Via Valcamonica), Fabio Altissimi.
L’obiettivo del progetto è ambizioso: realizzare un deposito di rifiuti, ossia una discarica, atta a garantire l’autosufficienza dell’Ato di Latina, al momento, come noto, sprovvista di discarica, nonostante giureconsulti tra sindaci, appelli dalla Regione Lazio e grandi propositi da parte della Provincia di Latina.
A ottobre 2022, peraltro, Sant’Apollonia, ossia la località dove la Frales srl intende realizzare la discarica per l’intera provincia di Latina, è stata individuata tra i 4 scelti dal Ministero della Transizione Ecologica. Nello specifico, l’ex discarica di Santa Apollonia ad Aprilia dovrebbe ricevere 14 milioni di euro di fondi Pnrr.