Piano Antenne, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Cesare Bruni replica ad Addonizio: “L’assessore ci dica quali sono le illegittimità”
“Non è mia consuetudine rispondere o, peggio, polemizzare con un assessore della maggioranza di cui faccio parte ma le dichiarazioni dell’assessore all’ambiente su quanto avvenuto nell’ultima seduta della commissione ambiente, che aveva all’ordine del giorno il piano antenne, mi costringono purtroppo a precisare alcuni aspetti.
Pur non essendo componente della commissione ha rispetto e ripongo fiducia nel lavoro svolto dai commissari sotto la guida del presidente Porzi. Per questo allorché ho sentito dall’assessore affermare che il regolamento in discussione era affetto da molti profili di illegittimità, ho ritenuto doveroso invitare l’assessore a chiarire esplicitamente quali fossero queste illegittimità, poiché è evidente che nessun consigliere è disponibile a votare documenti illegittimi.
Peraltro, tale affermazione è stata ripetuta anche nelle recenti dichiarazioni rese alla stampa, laddove si legge “aveva già più volte evidenziato le perplessità relative all’inserimento nel regolamento di parti con alti profili di illegittimità” . È di tutta evidenza la gravità di tale affermazione poiché è come dire che i commissari hanno svolto male il loro lavoro o peggio, di fatto accusare la commissione di aver introdotto norme contrarie alla legge. Per questo è necessario che l’assessore chiarisca i termini, se esistenti, di queste asserite illegittimità, cosa che ho invitato a fare a tutela dei consiglieri, dell’amministrazione e della cittadinanza. Se, poi, si considerano illegittime delle disposizioni semplicemente perché non le si condivide o perché possono presentare profili di criticità, cosa peraltro emersa dall’esame di due di queste presunte illegittimità, è ben altro discorso. Infatti, con più cautela, il tecnico esterno incaricato della revisione del regolamento, ha parlato di profili di criticità che, va da sé, sono cosa ben diversa dalla illegittimità. Le scelte politiche sono prerogativa che la legge riserva alle forze politiche rappresentate nella commissione e nel consiglio e a nessun altro.
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La libertà di decisione, sempre in conformità della legge, non è ai consiglieri concessa da nessuno se non dal ruolo ricoperto. Per quanto concerne l’articolo da inserire proposto solo ieri in commissione dall’assessore le mie perplessità derivano dal fatto che inserendo tale articolo la commissione e di consiglieri rischierebbero di veder compresso il loro ruolo giacché i regolamenti sono materia esclusiva di consiglio comunale. Ma questo articolo nulla c’entra con il tema del confronto di ieri poiché, com’è di tutta evidenza, esso semmai concerne il futuro e non il presente regolamento.
Il tema centrale è quello sollevato dall’assessore e che lo stesso rivendica ed è molto semplice: il regolamento così come redatto dopo molte sedute ed approfondimenti da parte della commissione ha “alti profili di illegittimità”? Se si ritiene ciò ci dica con chiarezza quali sono queste illegittimità e quali le norme violate e/o non rispettate. Al contrario, se così non è, si vada avanti poiché la semplice circostanza che non si condivide ciò che la commissione ha deciso nulla rileva”.
Cesare Bruni