DA TERRACINA L’APPELLO ALLE SCUOLE PER “IL MINUTO DI SILENZIO PER GAZA”

Gaza

L’appello rivolto dal Comitato agli Istituti scolastici di Terracina affinché promuovano la partecipazione a “Il minuto di silenzio per Gaza”

Il Comitato Civico per la Pace di Terracina ha fatto proprio l’appello diffuso dalla Scuola per la Pace di Torino e Piemonte, dai Docenti per Gaza e dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle Università. 

L’appello – spiega il Comitato – propone un minuto di silenzio da dedicare a tutti coloro che soffrono la drammatica situazione che a Gaza si sta vivendo da quasi 2 anni.  I docenti possono farlo in classe, gli studenti possono farlo, anche autonomamente, in classe, nell’intervallo, nei corridoi, nei cortili, le famiglie possono chiedere di farlo a docenti e DS.

Il Comitato propone di accogliere questo appello e di diffonderlo come elemento di riflessione all’interno di gruppi di studenti e docenti perché siamo certi che è nostro compito rendere consapevoli le nuove generazioni della realtà, a volte drammatica, che li circonda. 

Confidiamo nel fatto che i docenti, nelle loro programmazioni individuali e collegiali possano condurre gli studenti attraverso il percorso più adeguato che permetta loro di decodificare e interpretare i fatti della storia che hanno prodotto il dramma che si sta vivendo in Palestina.

Questo l’appello:

Un minuto di silenzio per ricordare le migliaia di bambine/i, studenti e insegnanti che non andranno mai più a scuola, perché colpit* da micidiali ordigni di morte.
Un minuto di silenzio per essere vicin* alle migliaia di bambine/i, studenti e insegnanti che non possono andare a scuola, perché scuole e università sono state distrutte e loro stanno vivendo sotto continua minaccia di bombardamenti e aggressioni.
Un minuto di silenzio per riconoscere che lo scolasticidio in Palestina è strumento deliberato del genocidio di Israele che annienta sistematicamente corpi e culture.
Un minuto di silenzio per solidarizzare con coloro che resistono e che continuano a voler insegnare e studiare in condizioni inimmaginabili.

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