ORDIGNO ESPLODE ALLE CASE “ARLECCHINO” DI LATINA: IL GESTO INTIMIDATORIO CON L’OMBRA DEL RACKET DELLA DROGA

Esplosione all’alba, intorno alle ore, in via Guido Rossa, a Latina, nel complesso della case popolari “Arlecchino”.

Un ordigno costruito artigianalmente, probabilmente una bomba carta, ha danneggiato l’androne del condominio al civico 10, in via Guido Rossa, ai cosiddetti palazzi “Arlecchino”, di fronte alla chiesa di Santa Rita e a pochi metri dal liceo scientifico G.B. Grassi. Una deflagrazione molto potente, avvenuto alle ore 5 del mattino, tanto da essere stata sentita a chilometri di distanza anche in altre parti della città. Dopo l’esplosione, come spiegano alcuni testimoni, anche nei commenti sui social, si è levata una nuvola bianca.

Leggi anche:
INTIMIDAZIONE A LATINA: UNA BOMBA CARTA HA DANNEGGIATO IL MURO DI UNA CASA IN PERIFERIA

La bomba ha provocato danni al portone e all’ascensore che sono stati frantumati, oltreché ai vetri dell’appartamento al primo piano. Completamente distrutta anche una statua della Madonnina che si trovava all’ingresso del palazzo. Sul posto sono giunte cinque pattuglie dei Carabinieri e anche la Scientifica per i primi accertamenti, così da isolare tutte le tracce possibili e capire di che ordigno si trattasse.

L’area del palazzo è stata isolata e tanto è lo choc tra i residenti che hanno avuto una sveglia di terrore in una domenica di fine estate. Sul posto anche i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina, guidati dal tenente colonnello Antonio De Lise, che hanno rinvenuto pezzi dell’ordigno artigianale con tracce rilevanti di polvere da sparo. Nessuna pista è esclusa, anche se tutto lascia pensare che si sia trattato di un gesto intimidatorio verso qualcuno, dal momento che negli ultimi mesi, nella zona delle case “Arlecchino”, ci sono stati numerosi arresti e denunce per spaccio di sostanze stupefacenti. È noto, infatti, che il quartiere sia diventato una piazza di spaccio dove viene venduto anche il crack.

Sul posto si sono riversati i residenti del quartiere, tra cui anche qualche volto noto alle forze dell’ordine, come uno degli imputati del processo “Reset”. Dirimenti per le indagini le testimonianze di qualche residente del posto e qualche immagine che, al momento, non risulta essere stata captata. In una seconda fase, le indagini scaveranno su movente e responsabile della deflagrazione, anche se la zona, come detto, negli ultimi tempo, è fortemente attenzionata dalle forze dell’ordine.

Leggi anche:
SPACCIO ALLE CASE ARLECCHINO, SCARCERATI I FRATELLI BEVILACQUA

Articolo precedente

CENTAURO PERDE IL CONTROLLO DELLA MOTO E FINISCE CONTRO LO SPARTITRAFFICO

Articolo successivo

FRONTALE SULL’APPIA A TERRACINA: C’È UN MORTO

Ultime da Cronaca