Servizio scuolabus a Cori: “Rispetto agli anni precedenti, infatti, le tariffe per le fasce più deboli risultano aumentate del 66%”
“Apprendiamo con piacere che, dopo il nostro accesso agli atti/interrogazione del 2 settembre scorso, il Sindaco ha annunciato il 5 settembre su Facebook che modificherà la sua delibera di Giunta comunale del febbraio scorso relativa alle tariffe dello scuolabus.
Rispetto agli anni precedenti, infatti, le tariffe per le fasce più deboli risultano aumentate del 66%, non sono più previste le esenzioni per le famiglie in carico ai servizi sociali, e non sono più previste le riduzioni per i figli oltre il primo.
La stima della spesa per il trasporto sarebbe di 125.000,00 di cui circa 54 mila dovrebbero essere coperti dalle tariffe pagate dalle famiglie. Pertanto a carico delle casse comunali resterebbero circa 70 mila Euro.
Segnaliamo al sindaco De Lillis, che non risponde al vero che “molti comuni stanno togliendo il servizio dello scuolabus” perché trattasi di servizio essenziale per garantire il diritto allo studio, come sancito in Costituzione, pertanto “molti comuni” avranno trovato soluzioni diverse, magari più economiche, più efficienti e che non lasciano a piedi gli studenti, come succede invece per i mal messi scuolabus del comune di Cori.
Segnaliamo all’assessore al bilancio, che, da tempo, lo scuolabus non è più un servizio a domanda individuale, ed è classificano invece come servizio pubblico locale di supporto al diritto allo studio. La definizione della tariffa massima da richiedere all’utenza e la copertura finanziaria da parte del comune del costo del servizio di trasporto scolastico comunale sono regolate dalla normativa.
In particolare la tariffa massima è strettamente correlata ai costi reali del servizio che, a sua volta devono essere orientati all’efficienza, ossia ai costi che sopporterebbe un’impresa media del settore.
D’altra parte, il Comune può anche decidere di erogare gratuitamente il servizio a categorie di utenti particolarmente deboli e/o disagiate, sempre che ci siano le risorse e nel rispetto degli equilibri di bilancio.
Aspettiamo quindi di leggere la nuova Delibera di Giunta, promessa dal Sindaco, che riduca e rimoduli le tariffe e che preveda la gratuità per le famiglie più disagiate. Nel frattempo attendiamo la risposta alla nostra interrogazione circa i costi per voci di spesa, per capire se il servizio comunale risponde a principi di efficienza. Aspettiamo anche di conoscere l’andamento delle entrate negli ultimi anni, per capire quanto dei costi siano coperti dalle famiglie, dal Comune e/o da altre entrate regionali.
Chiediamo inoltre una relazione per capire il tasso del mancato pagamento per fasce ISEE e cosa si è fatto negli anni per il recupero dei mancati pagamenti.
Una considerazione generale va, però, all’allocazione delle risorse. Poiché il Comune, nel rispetto degli equilibri di bilancio, e sempre che abbia le disponibilità finanziarie, può anche decidere di erogare gratuitamente il servizio a categorie di utenti particolarmente deboli e/o disagiati, ci chiediamo se, secondo l’attuale Maggioranza si potevano dirottare su questo servizio essenziale i circa 20 Mila Euro per il viaggio in Danimarca che il comune ha dovuto esborsare perché non ha ottenuto il finanziamento regionale; oppure i 12 Mila Euro che mette a disposizione ogni anno per il Latium Festival, che beneficia di finanziamenti regionali e non solo; oppure le risorse destinate alle numerose iniziative nelle quali il Comune di Cori figura come promotore”.
Così, in una nota, i consiglieri comunali di minoranza Germana Silvi, Aristide Proietti e Evaristo Silvi.