Il bilancio urbanistico di Belvisi tra piani rispolverati dai cassetti e gioco di squadra per una Latina europea
“Traccia un’analisi di metà mandato Roberto Belvisi, consigliere in quota Lega e presidente della Commissione urbanistica, che sotto l’amministrazione Celentano sta provando a dare una nuova fisionomia a Latina in un continuo gioco sinergico tra uffici, assessorati ed enti sovracomunali. Tra piccoli grandi cambiamenti come maggiori servizi ai quartieri alle grandi sfide rappresentate dalla realizzazione della Roma-Latina e di un approdo a Rio Martino degno di questo nome”
“Amore per il territorio, gioco di squadra e cambiare lo stato delle cose. Roberto Belvisi, consigliere comunale Lega e presidente della Commissione urbanistica di Latina, – si legge in una nota – al giro di boa del percorso amministrativo, si lancia in un bilancio della sua attività. Il momento migliore è quello dello stop dalla pausa estiva e dalla ripresa delle attività della sua Commissione, che avverrà mercoledì prossimo con una seduta avente ad oggetto la eventuale nuova toponomastica della città, “è un rientro soft ma preludio delle tante sfide che ancora ci aspettano. Il volto della città sta cambiando e muterà, grazie soprattutto a un lavoro di rete tra uffici e gli assessori al ramo, che sono Massimiliano Carnevale, ai lavori pubblici, e ad Annalisa Muzio, all’urbanistica, oltre all’enorme dispendio di energie di tutti i commissari che quotidianamente si spendono per svolgere al meglio il compito che gli è stato affidato dai cittadini” dice Belvisi.
Punta sul risultato finale del gioco di squadra Belvisi, abbracciando in questa direzione anche l’impegno dell’onorevole Giovanna Miele, sempre in prima linea per la risoluzione di criticità annose che passo dopo passo vengono trattate anche nelle stanze degli enti sovracomunali. “Senza giri di parole va detto che abbiamo tirato fuori dai cassetti comunali progetti che erano coperti da una spessa coltre di polvere e li abbiamo attualizzati, rinverdendoli, con pazienza e tenacia. E in questo contesto la filiera di Governo ha funzionato, perché oggi tre grandi progetti che cambieranno la fisionomia territoriale diventeranno reali. Mi riferisco alla bretella Cisterna Valmontone, alla Roma-Latina e al porto di Rio Martino: qui, ha avuto peso l’intervento sempre puntuale del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, mentre per l’approdo di Rio Martino il costante lavoro dell’onorevole Miele in simbiosi con l’assessore regionale Ciacciarelli ha fatto sì che venisse inserito all’interno del piano porti della Regione Lazio, dato che non è possibile che tra Nettuno e San Felice Circeo non esista un approdo sicuro: il progetto preliminare per consolidare il porto canale di Rio Martino esiste già assieme all’ok della Capitaneria di Porto” continua.
Guarda oltre Belvisi ma punta anche alle cose di casa nostra, “abbiamo già programmato 3 mesi di commissioni, perché va rimarcato che l’intera pianificazione territoriale passa per la Commissione Urbanistica che presiedo, che dà l’indirizzo politico grazie a un continuo lavoro con i consiglieri di maggioranza, con la grande collaborazione e sinergia degli assessori Carnevale e Muzio, e anche con le critiche espresse dall’opposizione, altrettanto fondamentale nella crescita della città”. L’elenco di Belvisi è lungo, gli ordini del giorno abbracceranno punti cruciali della storia di Latina, dai PPE dei borghi per il suo sviluppo passando per i regolamenti fino alla nuova Legge 171 che modifica il Piano Casa fino ancora ai Piani di zona, fermi dal 2003 e riattivati grazie al dialogo costante con l’assessore regionale Ciacciarelli. “E ci tengo a sottolineare che l’ecomostro a ridosso della Pontina sta scomparendo.
L’ex Icos è una vittoria di un lavoro sinergico tra enti pubblici: siamo borderline coi tempi ma ce la faremo, dicembre è un momento importante per la realizzazione di un progetto che ha fuso rigenerazione urbana e riqualificazione energetica, farà sorgere di fatto un nuovo moderno e funzionale quartiere, con una serie di servizi che diverranno il fiore all’occhiello di un’amministrazione che ha puntato soprattutto sulla volontà di mutare lo status quo di una città che sembrava caduta da diversi anni in uno stato di profonda depressione”.
Se poi c’è una cosa di cui va particolarmente fiero Belvisi sono i progetti della ex Svar “ripresi per i capelli, per dare nuovo impulso alle politiche abitative, grazie anche qui a un gioco di squadra tra Comune e Regione con il supporto essenziale del vicesindaco Carnevale e dell’onorevole Miele. Senza di loro non sarebbe stato possibile. E poi i contratti di quartiere, tolti dalla polvere in cui giacevano dal 2005: pensate soltanto alla riqualificazione del quartiere Pantanaccio e Villaggio Trieste, città nelle città che saranno dotate di servizi autonomi, che vanno dal centro sportivo a quelli ricreativi e di servizi”. E anche qui è stata fondamentale la filiera di governo della Lega (Miele, Carnevale e, appunto, Belvisi) che si è interfacciata con il Ministero per recuperare le somme.
Ma qual è la maggiore soddisfazione in questi anni che segnano oggi il mandato a metà? “Lavorare per riqualificare il territorio, per dare quell’impulso in nome di uno sviluppo omogeneo e sostenibile a una città che deve guardare all’Europa per non restare più indietro” conclude.