EX ICOS, MAJOCCHI (PD): “CENTRODESTRA TAGLIA NASTRI, INTANTO SPARISCONO 48 CASE POPOLARI”

Majocchi (Partito Democratico): “Maggioranza Celentano tra sorrisi e nastri: all’ex Icos spariscono 48 case a canone calmierato”

“Dietro un progetto nato bene e voluto dal centrosinistra, resta oggi una versione svuotata: senza case popolari, senza garanzie per il futuro, con soli interventi iniziali che tradiscono il senso originario dell’edilizia sociale

“La maggioranza Celentano ha scelto di procedere con il progetto A Gonfie Vele nella sua versione snaturata, senza la minima volontà di accogliere critiche o modifiche. Il risultato? Un progetto nato per dare 48 alloggi a canone calmierato e una connessione nuova della città, si è trasformato in un taglio netto di diritti e possibilità.

Il centrosinistra, a livello regionale con Zingaretti e in città con Coletta, aveva sostenuto un progetto serio: case popolari, servizi, un ponte ciclopedonale per cucire una frattura urbana. Il centrodestra lo ha stravolto, ridotto, impoverito. E a tutto questo si è sommato lo spettacolo paradossale di festeggiamenti per un abbattimento che, invece, coincide con la cancellazione di 48 alloggi calmierati in una città dove la questione casa è emergenza quotidiana.

Siamo arrivati al punto di vedere un ente come l’Ater – che dovrebbe occuparsi di edilizia popolare – applaudire alla sottrazione di case. E un’amministrazione comunale di destra che, in tanti anni di governo, non ha mai mostrato sensibilità sul tema dell’housing sociale, oggi si fregia di questo risultato. 

Tutto questo mentre il Comune di Latina aveva speso vent’anni fa 3,6 milioni per acquistare l’ex Icos, rimasto inutilizzato fino all’attuale demolizione.

Il nuovo progetto approvato, leggendo le carte (si rimanda alla deliberazione della Giunta n. 142 del 22.5.2025), non lascia dubbi: prima si abbatte, si fa una piastra di servizi, una cavea, un mercatino, qualche infisso nuovo. La parte qualificante – la torre residenziale e il sovrappasso ciclo-pedonale – viene rinviata a un secondo tempo, che non ha copertura finanziaria e rischia di restare lettera morta. Quali garanzie ad oggi? Tradotto: ad ora, addio nuovi alloggi, addio collegamento tra Q4 e la città.

E viene da chiedersi: era davvero impossibile usare la tanto celebrata “filiera di governo” per reperire le risorse e non smontare un progetto così importante? Oppure la dimensione di questa amministrazione continua ad essere una povera, mediocre e continua auto-celebrazione su risultati al ribasso? Quali sono le reali priorità della fragile maggioranza Celentano?

Il punto non è solo tecnico. È politico e culturale. A Latina servono alloggi accessibili: è un’urgenza che pesa sulle famiglie ogni giorno, tra mutui e affitti insostenibili.

La maggioranza ha invece scelto di ridurre l’intervento alla sostituzione degli infissi, rinunciando a una visione complessiva e al diritto alla casa.

Noi continueremo a incalzare l’amministrazione e l’Ater per recuperare gli elementi centrali del progetto originario, a partire dai 40 alloggi calmierati e dal ponte ciclo-pedonale. Perché non si può raccontare come progresso ciò che, in realtà, è un passo indietro”.

Così, in una nota, il consigliere comunale di Latina, Leonardo Majocchi (Partito Democratico).

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