EX ICOS, RANALDI (PERLATINA2032): “PASSO AVANTI, MA NON C’È CHIAREZZA SULLE OPERE DA REALIZZARE”

A Gonfie Vele: Ranaldi (PerLatina2032), “Un passo avanti, ma non dimentichiamo i pezzi persi per strada”

Il voto in Consiglio Comunale è stato, per la lista civica, “un atto di responsabilità”. Ma la storia dell’ex ICOS, spiega Nazzareno Ranaldi “è fallimentare: la maggioranza continua a non fare chiarezza sulle opere da realizzare, lo dobbiamo ai cittadini per onestà e trasparenza, il piano iniziale è stato fortemente ridimensionato. Non si festeggi un trionfo: mancano il ponte tra Q4 e Q5 e l’housing sociale, i 40 appartamenti  a prezzi calmierati”.

“Come lista civica di opposizione Per Latina Duemilatrentadue, abbiamo votato a favore del progetto ‘A Gonfie Vele’ in Consiglio Comunale: lo abbiamo fatto perché crediamo fermamente che ogni passo verso la riqualificazione di un’area così degradata -ex ICOS- sia un beneficio per la nostra città. Lo consideriamo un primo passo e ci impegniamo a vigilare affinché il resto dei finanziamenti venga cercato per completare il progetto nella sua interezza, come promesso”, ha spiegato Nazzareno Ranaldi, consigliere comunale di Latina, all’indomani del voto per la rimodulazione del progetto Ater-Comune di Latina “A gonfie vele”, finanziato dal Pnrr. “Ma la storia dietro quel fallimento non va dimenticata, la maggioranza continua a non fare chiarezza sulle opere che verranno realizzate”.

Il progetto iniziale prevedeva non solo la riqualificazione ambientale, ma anche due opere strategiche: “Un ponte per ricucire i quartieri Q4 e Q5 alla città e 40 appartamenti di housing sociale a prezzi calmierati,” – spiega Ranaldi – “Una risposta concreta all’emergenza abitativa. Oggi, quel piano è stato drasticamente ridimensionato. Con la transizione al PNRR, il progetto è stato ridotto di almeno il 65%, a causa delle richieste ministeriali sull’efficientamento energetico e dell’aumento dei costi. La conseguenza? Le opere più importanti sono state rinviate a un secondo stralcio senza finanziamento anche se c’è già il progetto esecutivo. È doveroso ricordare che l’intero progetto è nato grazie alla visione e all’impegno dell’amministrazione Coletta, che per prima ha intercettato i fondi PINQUA (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare). Senza la fondamentale collaborazione con l’ATER, all’epoca presieduta da Marco Fioravante, il Comune di Latina non sarebbe mai stato in grado di partecipare al bando. Parliamo dell’ex Icos, un edificio che per anni è stato il simbolo del degrado amministrativo sulla Pontina. Quell’edificio mostruoso, che ha rappresentato per decenni una brutta pagina amministrativa per la nostra città e per chiunque abbia percorso la strada da Roma a Napoli, fu acquistato all’asta dall’amministrazione Zaccheo per 3 milioni di euro a cui si devono aggiungere i 600mila euro per la demolizione e le ulteriori spese per la sua gestione, siamo oltre i 4 milioni di euro. Oggi si festeggia la sua demolizione, ma la storia dietro quel fallimento non va dimenticata. La maggioranza continua a non fare chiarezza su quali opere verranno effettivamente realizzate, mescolando quelle finanziate con quelle che restano, per ora, solo promesse. Lo dobbiamo ai cittadini per trasparenza e onestà amministrativa.”

Prosegue l’analisi di Ranaldi: “I lavori finanziati con i 16,5 milioni di euro sono: la riqualificazione energetica di  356 appartamenti nei lotti 46 e 47; la demolizione e ricostruzione dell’ex Icos per ospitare un nuovo centro servizi con la ASL, il commissariato di Polizia e un “Bibliobar”; la realizzazione di un’area esterna con un parco giochi.” I lavori che restano senza finanziamento, invece: “La costruzione del sovrappasso di attraversamento della Pontina, che collegherebbe i lotti ATER 46, 47 e 49; la realizzazione della torre residenziale per i 40 appartamenti di housing sociale a prezzi calmierati”.

“È inaccettabile che non si spieghi chiaramente ai cittadini cosa è certo e cosa no. Il nostro voto è stato un atto di responsabilità, ma continueremo a vigilare per garantire che il Comune sia trasparente e che non si speculi sulle speranze dei residenti. I meriti vanno a chi li ha, e la verità va sempre detta. Le opere che verranno realizzate rientrano pienamente negli obiettivi di riqualificazione urbana e miglioramento della qualità della vita dei residenti. La riqualificazione di 356 appartamenti ATER non solo riduce i costi per le famiglie, ma migliora anche il comfort abitativo e diminuisce l’impatto ambientale. La demolizione di un edificio fatiscente, percepito come simbolo di degrado, e la sua sostituzione con un centro servizi (con ASL, Polizia e un “Bibliobar”) risponde a un’esigenza diretta della comunità, migliorando la sicurezza e l’accessibilità ai servizi essenziali. La creazione di un parco giochi contribuisce a restituire spazi di aggregazione sociale, soprattutto per le fasce più giovani.”

“Tuttavia – conclude Ranaldi – è cruciale sottolineare che la rimodulazione ha estromesso dal finanziamento le parti più ambiziose e con un impatto strategico a lungo termine. Ovvero, la mancanza del sovrappasso: il ponte sulla Pontina avrebbe risolto un problema di mobilità e sicurezza viaria, connettendo in modo cruciale le aree del centro con i quartieri Q4 e Q5; e l’housing sociale rinviato: i 40 appartamenti di housing sociale avrebbero rappresentato una risposta concreta e immediata a un’emergenza abitativa, una priorità assoluta per il servizio pubblico.”

“Non possiamo accettare che si festeggi come un trionfo un progetto che ha perso per strada le sue opere più importanti: il ponte che avrebbe unito i nostri quartieri e i 40 appartamenti a prezzi calmierati a disposizione dei cittadini”

“L’amministrazione Celentano si attribuisce meriti che non ha e non chiarisce che il cuore pulsante del progetto iniziale, la sua visione più ambiziosa, è stato sacrificato. Noi continueremo a vigilare affinché non si dimentichi che le opere significative per la nostra comunità sono ancora solo su carta, in attesa di fondi che potrebbero non arrivare mai. Noi non neghiamo il lavoro dell’attuale amministrazione per il completamento del progetto e dell’impegno degli attuali vertici di Ater e dei tecnici del comune di Latina,  ma far credere che il merito sia tutto dell’attuale amministrazione, come le foto e il taglio del nastro farebbero credere ce ne corre. La nostra opposizione è nel merito dei progetti, senza strilli ne urla con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini”.

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