Serao (Noi Moderati): “Per un turismo sostenibile a Minturno bilanciamento e promozione delle fasce collinari”
Minturno, con le sue bellezze naturali e il patrimonio storico-culturale, dovrebbe essere una gemma del turismo laziale. Eppure, secondo Rossella Serao — commissario cittadino di Noi Moderati Minturno e delegata provinciale di Noi Moderati Donne — il quadro attuale è tutt’altro che brillante. Le sue parole mettono in discussione l’efficacia delle politiche turistiche locali e la distanza tra immagine promossa e realtà vissuta.
Tra slogan scintillanti e presenze opache, Serao denuncia una profonda discrepanza tra le campagne pubblicitarie, che mostrano scorci marittimi da cartolina e la reale affluenza turistica sul territorio. “Le presenze europee, il turismo internazionale, soprattutto in questo anno giubilare, che potrebbero fare la differenza, restano sporadiche, mentre il tessuto economico locale fatica a trovare una direzione sostenibile”. Nonostante gli sforzi di enti e associazioni e i convegni con esperti del settore, il turismo mostra segni di debolezza e mancanza di una reale ed eterogenea orchestrazione.
Uno dei punti critici sollevati da Serao riguarda la percezione errata della Bandiera Blu. “Non significa automaticamente mare pulito”, sottolinea, evidenziando questa sfumatura. “Le persone ad oggi, nel mezzo della comunicazione caotica degli spazi aperti e flessibili, prediligono assolutamente l’autenticità”. “Le navette di collegamento, pur presenti, non bastano a compensare la disattenzione verso le frazioni, che restano escluse da una visione turistica integrata.
Minturno avrebbe tutte le carte in regola per sviluppare un turismo lento, esperienziale, capace di valorizzare le colline, i borghi. Gli eventi culturali, artistici o d’intrattenimento si concentrano sempre nelle stesse aree — Scauri e il Parco Archeologico — lasciando fuori le frazioni e di conseguenza anche i super giovani, la terza età: “Alla vigilia di Ferragosto, il cuore pulsante della stagione turistica, la città mostra segni di stanchezza.Un segnale che qualcosa non funziona. La promozione turistica non può basarsi solo su eventi estivi sul lungomare, ma deve diventare volano di lavoro, inclusione e valorizzazione territoriale, anche attraverso la rigenerazione delle vecchie botteghe per la vendita di prodotti tipici e artigianato per favorire i giovani”.
Rossella Serao propone un bilanciamento nuovo, capace di rivalutare davvero le bellezze storiche e culturali di Minturno, Santa Maria Infante, Tufo e tutte le frazioni, oltre che la necessaria riqualificazione delle strade dissestate del territorio. “Serve una visione che attragga un’utenza desiderosa di vivere la vacanza come esperienza autentica, non come consumo rapido. Un turismo che non faccia acqua da tutte le parti, ma che sappia navigare verso un futuro diverso, con una proposta eterogenea capace di convogliare le fasce collinari”.