Paura a Norma, dopo la segnalazione di un allarme bomba vicino alla sede del Comune, sono arrivati gli artificieri
Allarme bomba a Norma. Oggi pomeriggio, 9 agosto, è scattata l’allerta in città, dopo il ritrovamento di un pacco sospetto, 10 centimetri per 10 centimtri che è stato rinvenuto sotto un’auto. A notare il pacco è stato il proprietario dell’auto, parcheggiata in Piazza del Municipio, che ha dato l’allarme poco dopo le ore 14.
Immediato l’intervento dei Carabinieri della locale Stazione e, successivamente, degli artificieri dell’Arma dei Carabinieri che sono arrivati sul posto e hanno fatto brillare l’ordigno con l’aiuto di un robot telecomandato a distanza. Il robot si è avvicinato al pacco sospetto, non prima che i Carabinieri liberassero l’area e facessero evacuare le persone presenti, dopodiché è stato lanciato dal mezzo tecnologico un getto di acqua e sabbia contro il possibile ordigno.
L’area è stata transennata e le operazioni sono andate a buon fine, sebbene ancora non sia chiaro cosa sia stato ritrovato. Avviate le indagini per capire cosa c’è dietro un messaggio che pare intimidatorio e indirizzato nei confronti del proprietario dell’auto sotto la quale è stato trovato il presunto ordigno che non sarebbe comunque esploso. Infatti, da ciò che emerge, all’interno della scatola non ci sarebbe stato alcun materiale esplosivo, né sono stati ritrovati inneschi.
L’acquisizione delle immagini delle telecamere di video-sorveglianza potrebbero chiarire sull’identità della persona o delle persone che hanno lasciato il pacco sospetto sotto l’auto del proprietario, un uomo del luogo. Che sia stata una goliardata? Ancora non è dato sapere, fatto sta che il ritrovamento ha generato nei cittadini tensione e paura.
“Le indagini sono in corso e quindi è ancora presto per poter fare delle dichiarazioni-ha dichiarato il sindaco di Norma Andrea Dell’omo-. Il ritrovamento effettuato dal proprietario dell’auto ha comunque scosso gli animi di alcuni residenti, siamo comunque stati subito tranquillizzati dal pronto intervento delle forze dell’ordine e degli artificieri che ci hanno subito spiegato che l’ordigno non avrebbe potuto essere innescato”.