“Nella nostra provincia, ogni estate si ripresenta l’emergenza incendi. I nostri territori hanno subito costantemente il degrado causato dagli incendi boschivi che, nella stragrande maggioranza dei casi, risultano essere di origine dolosa.
Le motivazioni sono diverse e cambiano da zona a zona, ma ciò che purtroppo rimane costante è la devastazione del territorio con grave danno per la biodiversità e, di riflesso, per la tenuta del suolo, che presenta rischi idrogeologici sempre più elevati. La preoccupazione nasce anche dalla consapevolezza che, nel periodo di grave crisi climatica che sta vivendo il nostro pianeta, questi eventi amplificano ulteriormente gli effetti sull’ambiente e sulla vita delle popolazioni.
Il Coordinamento Intercomunale per la lotta agli incendi boschivi, nato con l’obiettivo di promuovere un impegno concreto da parte di tutte le comunità locali, sottolinea l’urgenza di un approccio alla prevenzione che vada ben oltre la tradizionale stagione estiva. È proprio da questa consapevolezza che è nata l’iniziativa “InBosco”. In seguito alle riunioni interne del coordinamento e all’incontro pubblico del 18 gennaio scorso, il Coordinamento ha intensificato i propri sforzi, invitando con una lettera i Sindaci dei comuni del Sud Pontino a convocare riunioni locali per discutere proposte concrete.
Si sono svolti negli scorsi mesi i primi incontri con i Comuni di Lenola, Terracina, Monte San Biagio e Fondi. Si tratta di un primo passo di coordinamento tra realtà associative ed Enti locali per prevenire un’emergenza che è sempre più destagionalizzata dalla sola estate. Nel corso di questi primi incontri i membri del comitato hanno ribadito come sia fondamentale che le amministrazioni riconoscano la complessità del fenomeno degli incendi boschivi, andando oltre la sola gestione dell’emergenza per implementare strategie di prevenzione a lungo termine.
Durante gli incontri sono stati evidenziati alcuni punti del documento redatto dal Coordinamento. Un punto centrale emerso è l’urgenza di individuare e o realizzare un’azienda agricola zootecnica intercomunale. Questa struttura sarebbe dedicata alla gestione del bestiame sottoposto a sequestro a seguito di pascolamento abusivo nelle aree colpite da incendi o soggette a vincoli. La proposta nasce dalla diffusa presenza di tali fenomeni, che spesso comportano sequestri amministrativi o giudiziari. Le istituzioni, invece, hanno sottolineato la necessità di potenziare il servizio di avvistamento, sia statico che dinamico, coinvolgendo le varie realtà del territorio, per migliorare la capacità di rilevazione precoce degli incendi in riferimento anche all’utilizzo di droni per monitorare alcune delle zone più critiche. Sempre nell’ottica di lavorare in stretta sinergia con le istituzioni lo stesso coordinamento si dice pronto a incontrare il prima possibile anche la Provincia di Latina e la Regione Lazio”.
Ecco chi ha aderito al coordinamento: Circolo Intercomunale Legambiente Luigi Di Biasio (Fondi-Monte San Biagio-Lenola-Sperlonga-Itri-Campodimele), Circolo Legambiente Terracina Pisco Montano, WWF Litorale Laziale, Associazione Onorato II Caetani, Fare Verde Terracina, Presidio di Libera Don Cesare Boschin, Associazione Svalvolati Into The Wild, Plastic Free Fondi, Fare Verde Fondi. Sono diverse le associazioni che hanno aderito: APS Le Colline di Santo Stefano (Terracina ), Associazione Lazio Nuovo ETS, Associazione Wilderness (Monte San Biagio), ANPI di FONDI – “Pietro Ingrao”, ASD CICLOAMATORI (Fondi), Associazione Storico Culturale Monti Ausoni, ANPI Formia, Associazione Culturale FotograficheMenti, Associazione di Cultura Politica “Obiettivo Comune” amministratori, consiglieri comunali e cittadini.