L’associazione Setiam interviene e critica l’amministrazione comunale di Sezze sulla gestione della Tari: “Fanno pagare già chi paga”
“L’amministrazione comunale, con una nota sulla pagina Comune di Sezze, e del Sindaco, rilanciata da diversi esponenti istituzionali, comunica che è iniziato il controllo delle situazioni dubbie in merito all’evasione totale della Tari.
Se tale nota risponde al vero, visto che il Sindaco l’avrà annunciato già due/tre volte, rappresenterebbe un passo in avanti. Un passaggio peró insufficiente e inidoneo, dentro le modalità amministrative arzigogolate di questa amministrazione che tral’altro non specifica con quali modalità e con quale personale sta effettuando tali controlli.
Nello specifico sarebbe opportuno rammentare che l’elenco completo delle utenze è già in possesso di diverse società di interesse pubblico di cui una è persino partecipata dal Comune di Sezze. Lucidi e la sua giunta inlotre omettono di riferire 3 fatti significativi che dimostrano la sciatteria amministrativa nascosta dietro le narrazioni roboanti. Attualmente,, stando ai dati dichiarati negli ultimi consigli, delle utenze registrate non paga il 44% del totale. Alle quali vanno aggiunte le utenze non registrate che sembrerebbe si stiano cercando.
Lucidi e la giunta, evitano di comunicare che l’amministrazione ha deciso di applicare il comma 7 dell’articolo 9 degli enti locali che consente di far pagare la morosità (ossia la tari non pagate dalle utenze registrate) ai cittadini che pagano regolarmente. Quindi chi versa regolarmente la Tari, paga circa il 13% in più per chi non paga oltre a pagare i costi sostenuti per le utenze fantasma che il Sindaco dice che starebbero cercando.
Difatti, conto che il servizio per la raccolta e la gestione costa 4 milioni e 800 mila euro, che tale servizio deve essere completamente a carico degli utenti, significa che tra le utenze registrate è suddiviso anche il costo delle utenze non registrate per cui chi paga si carica il costo di chi è sconosciuto all’ente e anche di chi, pur conosciuto, non paga. La tari corrente ancora non arriva perché questa amministrazione ha deciso di cambiare il software di riscossione (pagandone due contemporaneamente) e ció ha impedito agli uffici di operare nei tempi previsti.
Con l’aggravio che le minori emtrate correnti hanno costretto l”ente ad utilizzare la cassa necessaria per altri servizi e altri pagamenti che sono stati ritardati. Insomma, le solite dichiarazioni roboanti di Sindaco e consiglieri nascondono falle clamorose che incidono profondamente sulle tasche dei cittadini e sui servizi”.
Così, in una nota, la referente dell’associazione Setiam, Manuela Fantauzzi.