Mancata attivazione dell’integrazione scolastica per gli alunni di disabilità nel Comune di Latina, interviene nel dibattito anche il sindacato FP Cgil Frosinone Latina
“Interveniamo – scrive il segretario generale Vittorio Simeone – nel dibattito apertosi a seguito della mancata attivazione, da parte del Comune di Latina, delle procedure necessarie a garantire la continuità del servizio di integrazione scolastica per gli alunni con disabilità in vista del prossimo anno scolastico 2025/2026. Il diritto all’inclusione scolastica delle persone con disabilità è sancito dall’art. 24 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia con Legge n. 18/2009.
Tale norma impone agli Stati di garantire un sistema educativo inclusivo, su base di pari opportunità e senza discriminazioni. Nel nostro ordinamento, la Legge n. 104/1992 e il successivo D.Lgs. 66/2017 rafforzano l’obbligo di garantire, anche attraverso l’azione degli enti locali, i servizi di assistenza per l’autonomia e la comunicazione, elementi essenziali affinché l’inclusione scolastica sia reale e non solo teorica.
Leggi anche:
ASSISTENZA SCOLASTICA PER BAMBINI DISABILI ALL’IC GIULIANO, L’APPELLO: “È UNA VIOLAZIONE DEI DIRITTI”
Il Piano Educativo Individualizzato (PEI), pur non vincolante in senso stretto, rappresenta uno strumento fondamentale di programmazione, che individua le misure necessarie per l’integrazione scolastica, demandando agli enti locali l’attivazione delle risorse nel rispetto dei diritti garantiti dalla Costituzione.
Il Comune di Latina è gravemente è inadempiente: non sono state attivate le colonie estive in favore dei ragazzi disabili e, ad oggi, non ha avviato gli atti di gara per garantire la continuità del servizio È concreto il rischio lasciare i studenti disabili della nostra Città senza il supporto essenziale per frequentare la scuola in condizioni di pari dignità rispetto ai loro compagni.
Tale inazione, oltre a rappresentare una grave responsabilità politica e amministrativa, rischia di di configurare una violazione del diritto allo studio e, in caso di interruzione del servizio, anche una fattispecie penalmente rilevante.Martedì 29 luglio 2025 incontreremo l’Assessore alla pubblica istruzione Francesca Tesone per avere contezza sulle sorti del servizio e pretenderemmo risposte certe”.