Intervento urgente di messa in sicurezza presso il Cimitero di Aprilia: i Vigili del Fuoco hanno interdetto alcun aree
La segnalazione era arrivata qualche giorno fa dall’attivista 5Stelle, Andrea Ragusa. Ieri pomeriggio sono intervenuti i vigili del fuoco di Aprilia per delimitare alcune aree del cimitero che risultano pericolose.
“Dalla mia ultima segnalazione – scriveva Ragusa – relativa alle criticità riscontrate nel cimitero, l’unica cosa che è cambiata è la destinazione dei fondi regionali dedicati alla riqualificazione di via dei Cinque Archi. Quei fondi, 500.000 euro, erano stati stanziati dalla Regione Lazio per il triennio 2022-2024 per la riqualificazione della citata via che collega Nettuno a Velletri, ma non avendo il Comune mai iniziato i lavori e avendo chiesto diverse proroghe, il Commissario D’Attilio, nel maggio scorso ha deciso di rinunciare ad effettuare i lavori su via dei Cinque Archi ed ha ottenuto dalla Regione Lazio il placet al cambio di destinazione dei fondi e ad utilizzare quella somma per riqualificare il cimitero comunale.
A seguito di sopralluoghi effettuati nel camposanto comunale di Aprilia, tra marzo e luglio scorsi, ho ravvisato diverse possibili pericolosità/criticità, sempre le stesse, e ho deciso di inviare un esposto alla ASL e ai Vigili del Fuoco, al fine di verificare se esse siano effettivamente tali, o meno, e se sia garantita l’incolumità dei frequentatori del cimitero.
Al momento il cantiere presso il camposanto, malgrado l’ulteriore iniezione di denaro per completare i lavori (1.000.000 di vecchie lire), durante i vari sopralluoghi effettuati, mi è sembrato fermo e non ho notato grandi cambiamenti nello stato di abbandono del cimitero comunale e dell’area di cantiere esterna, dove ci sono cumuli di rifiuti ammassati, se non per l’area interessata dalla presenza di un alveare nascosto tra i loculi, che è stata delimitata con del nastro bicolore; tale rimedio, adottato circa 3 mesi fa, non sembra la soluzione adeguata in quanto oltre a limitare l’accesso ai loculi ivi presenti non previene il rischio di essere punti dagli imenotteri che volano oltre la delimitazione, e del conseguente rischio di shock anafilattico; l’alveare va rimosso”.