CONTRADDIZIONI A LATINA, RANALDI: “DA UNA PARTE L’ASFALTO DRENANTE, NEL CENTRO STORICO QUELLO CHE CATTURA CALORE”

Ranaldi (Per Latina 2032): “Latina, due città: quella che si adatta al clima e quella che lo ignora. L’amministrazione non parla la stessa lingua, dipende da dove arrivano i finanziamenti”

“Oggi in commissione Lavori Pubblici/Pianificazione – spiega sul suo profilo Facebook, il consigliere comunale d’opposizione di Latina, Nazzareno Ranaldi (Per Latina 2032) – sono stati presentati i parcheggi di Piazzale dei Mercanti e via Neghelli e il Comune di Latina ha scelto – giustamente – di utilizzare asfalto drenante, i due progetti sono finanziati con fondi FESR. Una scelta lungimirante, capace di ridurre fino a 10 gradi la temperatura delle superfici urbane, migliorare la gestione delle acque meteoriche con raccolta in vasca interrata e contribuire concretamente all’abbattimento delle isole di calore.

Eppure a pochi metri di distanza, il progetto di restyling di Corso della Repubblica si muove in direzione opposta: asfalto tradizionale ricoperto con resina colorata grigia, nessun impiego di pavimentazione drenante, nessuna alberatura importante che cattura CO2 e rinfresca. Al loro posto: cubi in travertino trasformati in sedute, che contribuiranno ad accumulare calore nei mesi estivi, aumentando l’effetto isola di calore urbano e offrendo ombra solo virtuale.

In una delle vie più calde della città, dove i marciapiedi sono realizzati con lastre in travertino che riflettono e moltiplicano il calore estivo, si rinuncia inspiegabilmente alla messa a dimora di alberi, veri alleati contro la crisi climatica e l’inquinamento urbano.

La domanda è semplice: perché in via Neghelli e Piazza dei Mercanti sì, e in Corso della Repubblica no? Perché la rigenerazione urbana, quando ben finanziata, non è anche ben pensata? Questa incoerenza progettuale è il sintomo evidente di un’amministrazione che non ha una visione unitaria di città sostenibile.

Da una parte si risponde correttamente agli indirizzi europei su adattamento climatico e deimpermeabilizzazione del suolo, dall’altra si portano avanti progetti “vecchi”, climaticamente dannosi, che ignorano le buone pratiche ambientali. Serve più coerenza, più coraggio, e soprattutto più alberi. Perché un cubo di travertino non fa ombra. Non filtra aria. Non rinfresca.

E Latina, oggi più che mai, ha bisogno di ombra e ossigeno, non di interventi in superficie che ignorano ciò che sta accadendo al clima e alla qualità della vita urbana.

La sostenibilità non può essere un optional o una voce a intermittenza ma deve essere il criterio guida di ogni scelta progettuale perché il clima urbano non si rinfresca con la resina colorata e la bellezza non è un optional”.

Articolo precedente

CONTRATTI PIRATA, LA UILTUCS PORTA IL CASO AL CNEL

Articolo successivo

SEZZE, APRE IL CENTRO PER LA FAMIGLIA

Ultime da Politica