FESTA MEDIEVALE A PRIVERNO, FDI: “IL SINDACO BILANCIA FA CONCORRENZA SLEALE ALLE ASSOCIAZIONI”

Priverno
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Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Antonio Di Giorgio: “Un sindaco che si crede un organizzatore di eventi finisce per vessare i cittadini penalizzando le associazioni”

“Il sindaco Bilancia ha confuso il ruolo di sindaco con quello di organizzatore di eventi,” dichiara Antonio Di Giorgio. “E ha commesso un secondo errore altrettanto grave: pensa che il Comune sia un’azienda con fondi propri da investire. Entrambe le idee sono sbagliate, e da questi presupposti nasce una gestione profondamente distorta.”

“Con 109mila euro stanziati per la Festa Medievale, il sindaco si è, di fatto, autoattribuita risorse che gestirà in modo diretto. Quando un sindaco si comporta da organizzatore di eventi e considera i 60mila euro previsti dai biglietti come ricavi, il cittadino finisce per pagare due volte: sia con i fondi comunali, sia acquistando il biglietto. Un biglietto che è passato da 3 euro a 5 e oggi, con la gestione diretta del Comune, addirittura a 8 euro.”

“Inoltre, questa scelta genera una concorrenza sleale verso le associazioni che organizzano eventi di grande successo senza costi per il Comune né per i cittadini, come la Notte Bianca, la Sagra Falia e Broccoletti o la Festa del Cacciatore, grazie alla loro capacità organizzativa e all’impegno gratuito di volontari.”

“La Festa Medievale, invece, oggi si regge interamente su risorse pubbliche, inclusi i cosiddetti ‘progetti’ che coprono il personale comunale coinvolto, distogliendolo dal lavoro d’ufficio.”

“In conclusione,” afferma Di Giorgio, “abbiamo un sindaco che si comporta da organizzatore di eventi, investendo soldi pubblici per ricavare entrate che sono comunque soldi dei cittadini. La lezione della Thatcher – ‘non esistono soldi pubblici, ma solo quelli che lo Stato ci prende’ – è ancora attuale, ma ignota a questo sindaco statalista e accentratore.”

“Risultato finale: cittadini spremuti e associazioni penalizzate. Serve ripensare totalmente la gestione delle risorse comunali per gli eventi: o si azzerano per tutti, oppure si stabiliscono criteri equi e meritocratici.”

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