ANNO GIUBILARE A CORI: VITALIANO DE PETRIS, CANTORE SISTINO

È stata la ricomparsa, casuale, di due partiture a sua firma, la Missa Maria Succurre Miseris e un libro di mottetti, a riproporre la storia e la mirabile dedizione alla musica sacra di Vitaliano De Petris lungo un itinerario di studio e lavoro che dalla Cappella Giulia lo ha ricondotto, fra la fine degli anni ‘60 e la metà degli anni ’70, nella Collegiata di Santa Maria della Pietà di Cori, da dove giovanissimo aveva mosso i primi passi verso ordini sempre più alti di studi musicali a Roma.

Successivamente, grazie alla sensibilità di alcuni testimoni sono emerse altre pagine musicali manoscritte, la più antica delle quali risale al 1928.

Con la ricomparsa delle sue partiture, un gruppo di qualificati esperti di musica sacra, il 23 luglio prossimo alle ore 18,00 proporranno l’incontro: VITALIANO DE PETRIS, cantore romano e compositore – Dalla Cappella Giulia alla Collegiata in Cori proprio nella Collegiata di Cori.

Il M° Onorio Zaralli, flautista di fama internazionale, nonché compositore e didatta, accompagnerà i presenti alla scoperta della Missa di De Petris, una composizione per tre voci e organo comitante, pubblicata nel 1960.

Il M° Simone Baiocchi, compositore, organista, direttore di coro, docente del Conservatorio Rossini di Pesaro e autore del volume Cantori Romani edito da Zecchini nel 2021, collocherà il M° De Petris nel mondo dei Cantori romani di musica sacra, un universo vivacissimo e pieno di fermenti che per secoli ha gravitato attorno alle cantorie delle principali basiliche e chiese di Roma.

Scopriremo un personaggio che travalica la collocazione locale e che ha portato sul territorio, non solo a Cori ma anche a Segni, sua città natale, le esperienze e le competenze alte della musica liturgica delle Cantorie Vaticane.

Monsignor Felice Accrocca, Arcivescovo Metropolita di Benevento, di origini coresi, studioso del Francescanesimo medievale, porterà il suo contributo non solo perché da ragazzo a Cori ha conosciuto il De Petris, ma soprattutto per avvicinare il pubblico al ruolo della musica e del canto nella preghiera e nella liturgia perché, per dirla con le parole di sant’Agostino, chi canta prega due volte.

La realizzazione dell’iniziativa, spontanea e per così dire casuale, è stata possibile grazie alla collaborazione della famiglia Reali-De Petris, alla disponibilità del parroco don Gianpaolo e alle memorie di chi ha conosciuto, a Cori, Vitaliano De Petris.

Le prime ricerche archivistiche, che ci auguriamo possano essere approfondite, sono state possibili grazie alla collaborazione dell’Archivio Storico “Pierluigi De Rossi” di Cori e dell’Archivio Storico Diocesano “Innocenzo III” di Segni ma anche dei numerosi volontari e sponsor che hanno dato il loro contributo.

Sulla scia dell’Anno Giubilare della Speranza, ci auguriamo che questa ricerca embrionale possa svilupparsi per recuperare il ricco, ma poco noto, patrimonio che il territorio dei Monti Lepini e del Pontino hanno dato alla musica sacra e liturgica anche in vista del prossimo rientro nella Chiesa della Collegiata di Cori del seicentesco organo Bonifazi-Priori, ora in restauro.

Vitaliano De Petris (Segni 22.04.1897 – Roma 23.04.1983)
Nato a Segni, ben presto si trasferì con la famiglia a Cori dove fu avviato allo studio della musica con il M° Musotto, allievo del M° Massella, nonché con il M° De Rossi e con Mons. Pistilli. Frequentò corsi specifici preso l’Accademia di Santa Cecilia e presso l’Istituto Pontificio di Musica Sacra in Roma. I suoi più noti docenti furono i Maestri Dobici, Tosi, Raffaele Casimiri, Mons. Manari, Licinio Refice e l’Abate Ferretti. Chiamato dal M° Don Lorenzo Perosi, è stato membro effettivo della “Cappella Sistina” dal 1925, mentre dalla stessa epoca ha fatto parte della “Cappella Musicale Pia Lateranense”.

La sua produzione musicale, per lo più pubblicata, è piuttosto consistente. Molto ricco e vasto il genere vocale religioso e liturgico.

Le caratteristiche dominanti della musica di Vitaliano De Petris sono: severità di stile e coerenza della disciplina dell’armonia e del contrappunto, note attinte dai grandi Maestri del ‘600.

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