ATTIRATA DA UN COLLOQUIO DI LAVORO, VIENE STUPRATA A LATINA: 31ENNE CONDANNATO A 7 ANNI E MEZZO DI CARCERE

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Violentata da due uomini, di cui uno mai identificato, in una casa all’Acciarella: si è concluso il processo a carico di un 31enne

Era accusato di violenza sessuale aggravata ai danni di un ragazza con leggero deficit cognitivo, il 31enne di Latina, A.C. (le sue iniziali), giudicato oggi, 11 luglio, dinanzi al terzo collegio del Tribunale di Latina, composto dalla terna dei giudici Mario La Rosa-Paolo Romano-Roberta Brenda. Al termine della requisitoria svolta dal pubblico ministero Marina Marra, è stata chiesta una condanna per il 31enne a 6 anni di reclusione.

Dopo circa un’ora di camera di consiglio, il Tribunale di Latina ha condannato il giovane a 7 anni e 6 mesi di reclusione, compresa il risarcimento civile da calcolarsi in separata sede. Il 31enne è stato condannato anche a pagare una provvisionale da 10mila euro alla ragazza costituitasi parte civile, difesa dall’avvocato Sabrina Lucantoni del Foro di Velletri.

I fatti che hanno portato alla condanna del 31enne sono riferibili alla primavera del 2019 quando la ragazza viene attirata in una casa, ubicata all’Acciarella, vicino Borgo Santa Maria, dall’imputato odierno e da un uomo di 50 anni, riconosciuto dalla ragazza in sede di indagine, ma mai identificato dagli inquirenti.

La ragazza si reca a casa dei due uomini per svolgere un colloquio di lavoro finalizzato a fare la cameriera in una pizzeria. Una volta trovatasi nell’abitazione, alla ragazza viene prospettata anche l’ipotesi di fare la ragazza immagine. I due uomini le spiegano di avere un’agenzia di moda, solo che è tutto un millantare. Sin da subito alla ragazza viene dato da bere una bevanda che le fa girare la testa, dopodiché si passa alle vie dei fatti. I primi palpeggiamenti per finire stuprata dai due uomini che, a turno, abusano di lei. Uno di loro le blocca i polsi, mentre l’altro consuma il rapporto sessuale. Un inferno, con l’aggravante che uno dei due uomini – quello non identificato – mostra dietro la schiena un coltello, percepito come una minaccia dalla ragazza che, all’epoca dei fatti, ha appena 24 anni.

Dopo lo stupro, la ragazza, con l’aiuto di un centro anti-violenza, decide di denunciare tutto, fino a che l’allora Procuratore Aggiunto di Latina apre un fascicolo di indagine a carico dell’imputato odierno. Da qui si arriva al processo e alla condanna odierna.

Nelle more del processo che si è concluso a sei anni dai fatti, la ragazza ha compiuto un percorso psicologico per vincere lo stato di turbamento e malessere, condito da attacchi di panico e provocato da quell’episodio terribile del 2019.

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