Si è svolto giovedì pomeriggio presso l’Hotel Enea di Aprilia un partecipato incontro promosso dal circolo comunale di FdI, alla presenza, tra gli altri, del Senatore Nicola Calandrini, della Sottosegretaria all’Interno On. Wanda Ferro, dell’Assessore regionale Elena Palazzo, del consigliere regionale Vittorio Sambucci e del coordinatore comunale Edoardo Baldo.
A moderare l’incontro la dirigente provinciale Carola Latini. Un’iniziativa fortemente voluta all’indomani dell’esplosione avvenuta in via Ugo La Malfa, un episodio definito dal senatore Calandrini “di una gravità inaudita”, che ha scosso profondamente l’intera comunità. “Mettere un ordigno in pieno centro città – ha dichiarato Calandrini – è un atto criminale che avrebbe potuto provocare una strage. Qui non ci devono essere zone grigie, ad Aprilia non ci può essere paura. Questo è il momento in cui le istituzioni devono dare risposte concrete”.
Durante l’incontro si è ribadita l’importanza del nuovo Commissariato di Polizia che verrà inaugurato il prossimo 7 luglio e che prevede l’arrivo di 45 agenti in più: “Un presidio vero di legalità – ha aggiunto Calandrini – che rafforza la presenza dello Stato in un territorio in forte crescita ma anche in cerca di sicurezza e stabilità amministrativa”.
Un passaggio è stato dedicato anche alla situazione politica della città, attualmente commissariata: “Noi siamo estranei alle vicende giudiziarie che hanno portato a questa fase – ha precisato il Senatore – e oggi comincia un percorso per ridare ad Aprilia un governo all’altezza delle sue potenzialità. Serve un centro destra coeso, che si assuma la responsabilità di guidare, con un rinnovato entusiasmo, la città”.
Nel corso dell’incontro è stato anche ricordato il Decreto Sicurezza varato dal Governo Meloni: norme contro le occupazioni abusive, tutele legali per le forze dell’ordine e un rafforzamento complessivo degli strumenti per la sicurezza urbana.
Su questo di è concentrato l’intervento del sottosegretario On. Wanda Ferro: “Legalità e sicurezza sono un tema che mi sta particolarmente a cuore. Con il Decreto Sicurezza abbiamo scritto una pagina diversa della nostra storia, mantenendo un impegno chiaro che era nel programma di Fratelli d’Italia e che risponde a una domanda concreta che arriva dai cittadini: vivere in modo sano, tornare a casa la sera con serenità, sapere che le regole valgono per tutti.
Ci accusano spesso di essere giustizialisti o securitari, ma la verità è che noi siamo semplicemente per il rispetto delle regole. Vogliamo tutelare i nostri anziani dalle truffe, dire con forza che l’occupazione abusiva delle case non è accettabile, che non è normale vedere ragazzini sfruttati per l’accattonaggio o borseggiatrici impunite nelle nostre città. Il contrasto alla criminalità organizzata deve essere una battaglia condivisa, non di parte. Eppure, strumenti fondamentali come il carcere duro e l’ergastolo ostativo – capisaldi della lotta alle mafie – sono stati troppo spesso messi in discussione. La criminalità organizzata oggi è cambiata: non ha più confini, si è evoluta, si muove tra Paesi con falle giuridiche, sfrutta il narcotraffico come indotto economico. La ‘ndrangheta non spara più, ma agisce con altri metodi, come il cybercrime.
Per questo lo Stato deve correre più veloce della criminalità. Essere oggi ad Aprilia significa dire che lo Stato c’è, che c’è una cittadinanza che si ribella a uno stato di fatto. E significa anche dire alle donne e agli uomini delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate che non sono soli.
Con il Decreto Caivano, con il Decreto Cutro, con il Decreto Sicurezza abbiamo voluto affermare con chiarezza che il welfare deve farlo lo Stato, non la criminalità. Servono regole, e noi le abbiamo messe”.
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