SATRICUM, L’ANTICA CITTÀ DOTATA DI REGOLAMENTO COME PARCO ARCHEOLOGICO

L’area abbraccia l’antica città di Satricum, la villa romana, la mostra dell’industria del ferro e la casa del martirio di Santa Maria Goretti. “Un obiettivo che diventa realtà” dice il consigliere Roberto Belvisi

Istituzionalizzazione e regolamento Parco archeologico Satricum atto primo. Verrebbe da dire così perché questa mattina nella Commissione consiliare congiunta urbanistica e cultura si è proceduto su questa linea.

“Dopo diversi anni a rincorrere le varie amministrazioni per la valorizzazione del parco archeologico e l’istituzione del polo museale di Satricum ecco finalmente l’avvio per arrivare a concretizzare quello che ho sempre sognato. L’impegno che ci siamo prefissato è quello della divulgazione e della valorizzazione del patrimonio culturale della città e del territorio, non solo del parco in sé ma anche attraverso l’organizzazione di mostre, conferenze, eventi e ogni altra iniziativa” dice Roberto Belvisi, consigliere comunale della Lega e presidente della commissione urbanistica.

Va ricordato che il parco comprende un’area nella quale sono presenti i seguenti siti culturali: l’area archeologica Satricum, situata nel pieno centro del Borgo Le Ferriere lungo la Strada Statale Nettunense, un importante sito culturale custode di un grande valore storico nel quale è stata scoperta la città di Satricum (IX – II sec. aC) di cui rimangono resti significativi dell’acropoli con il santuario dedicato alla Mater Matuta; la Mostra-museo “Satricum. Scavi e Reperti Archeologici” curata dell’Università di Amsterdam allestita presso un edificio costruito nel periodo 1930-40, aperto al pubblico nel 2014 per conservare una parte dei reperti rinvenuti durante gli scavi condotti dalla citata Università; la Mostra-museo insiste in un complesso architettonico industriale prima per la lavorazione del ferro (Ferriere di Conca – per più di tre secoli 1588- 1910) per la regione e oltre con l’evidente torre ciminiera, punto di riferimento della zona e in seguito cartiera fino al 1976, un’area ed edifici di proprietà della Società Borgo Antico Srl; Edificio Ex Scuola Elementare sito in Strada Nettunense – Borgo Le Ferriere, di proprietà del Comune di Latina da destinare a struttura ricettiva per gruppi di studiosi impegnati nel Parco; la villa romana (I – V sec. d. C.) di quasi 2.000 mq., comprendente una pars urbana e una pars rustica, presso la proprietà dell’azienda agricola Casale del Giglio Srl, località Le Ferriere di Latina, che ha avviato azioni finalizzate a valorizzare il contesto paesaggistico e turistico dell’area del Fiume Astura attraverso uno studio di fattibilità della pista ciclabile Satricum-Torre Astura; il Santuario Casa del martirio di Santa Maria Goretti della Diocesi di Latina-Terracina-Sezze Priverno, sito che attrae e promuove il turismo religioso.

“Sono orgoglioso di vivere questo momento perché finalmente possiamo annunciare ai latinensi che stiamo lavorando per valorizzare nel modo migliore un patrimonio culturale e religioso unico all’interno del panorama nazionale. Voglio ringraziare gli uffici e tutti gli assessori per la collaborazione e la sensibilità dimostrata ma soprattutto Claudio Di Matteo, presidente della commissione cultura” continua Belvisi.

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