Borgo Protetto, l’opposizione: “Dobbiamo registrare comportamenti scomposti da parte di alcuni membri della maggioranza di De Lillis e del Partito Democratico”
“Dopo le note vicende riguardanti l’approvazione in consiglio comunale della variante al PRG per il progetto Borgo Protetto, alcuni consiglieri e la stessa Presidente del Consiglio hanno pubblicato su Facebook esternazioni scomposte nei confronti dei consiglieri della minoranza, di giornalisti e di attivisti.
Intanto riteniamo che la Presidente del Consiglio Comunale, per il rispetto che si deve al ruolo stesso, non dovrebbe esternare su Facebook invettive contro i Consiglieri di minoranza a difesa dell’assessore all’Urbanistica Elisa Massotti.
A lei, Presidente, ricordiamo che il suo è un ruolo di garanzia e di superpartes. Ma, purtroppo, in questi anni, raramente lo ha svolto con il dovuto rispetto.
Il suo richiamo alla “vergogna” non potrebbe essere più appropriato a descrivere i suoi comportamenti, e non i nostri, stante che è da anni co-interessata da una vicenda poco edificante di abuso edilizio non sanabile (una falegnameria in zona artigianale che è diventata una villa di 440 m2) e, decenza avrebbe voluto che desse le sue dimissioni, se non da consigliere, almeno da Presidente del Consiglio e riconsegnasse le deleghe al SUAP e ai servizi sociali.
In Consiglio abbiamo nuovamente richiesto le sue dimissioni, stante il fatto nuovo dell’ordinanza di esproprio dell’immobile emessa dal giudice. Ma il sindaco, a nome di tutta la maggioranza, le ha rinnovato incondizionata fiducia.
Abbiamo anche letto il recente comunicato stampa dell’amministrazione in sua difesa, un’arringa in “avvocatese”: linguaggio e motivazioni tutte tecnico-giuridiche per dire che la Presidente del consiglio comunale non si tocca, anche difronte ad una ordinanza esecutiva.
Il detto “la tecnica lasci il passo alla politica” vale solo per il Borgo?
Nel merito delle sue difese a favore dell’assessore all’urbanistica Elisa Massotti, le ricordiamo che ci siamo limitati ad osservare che durante il Consiglio ci è sembrato che avesse un’espressione fortemente preoccupata e, nei due minuti (2 minuti) di intervento si sia limitata a magnificare la bontà dell’iniziativa privata e della variante al PRG, ritenendosi d’accordo con i racconti favolistici del sindaco.
All’assessore all’urbanistica Massotti, che sempre sui social si è scagliata contro i consiglieri di minoranza, sostenendo che la sede per “porre questioni puntuali” sarebbe la commissione urbanistica, ricordiamo innanzitutto, che il luogo principe del dibattito è proprio il Consiglio Comunale, assise di informazione per l’intera cittadinanza.
Le sue motivazioni sulla bontà del Borgo Protetto risultano, perlomeno, ridicole: secondo lei, il Borgo garantirebbe ai nostri concittadini di trascorrere una vecchiaia non in solitudine. E questa finalità socio-assistenziale sarebbe garantita da un albergo extralusso con servizi dove 15 anziani di Cori-Giulianello, su 10.400 residenti, potranno beneficiare del 30% di sconto sull’affitto, anche se non si sa quanto costerà affittare una casa nel Borgo? Ma si rende conto di quello che dice?
Le ricordiamo, inoltre, che nelle 2 commissioni urbanistiche alle quali la minoranza ha partecipato, non era possibile parlare del Borgo Protetto, perché non sono stati forniti documenti fondamentali. Ma in quelle due commissioni, la minoranza ha posto dei quesiti, ai quali non è mai stata data una risposta corroborata da atti e documenti.
Rileviamo poi che è risceso in campo, questa volta sui social, anche il segretario del PD del Comune di Cori, Paolo Cioeta, per difendere il sindaco e le consigliere del PD, “tutte libere, intelligenti e cazzute”.
E per definire i tre interventi della minoranza durante il consiglio comunale come “insulsi”.
Se fossimo nei panni delle consigliere di maggioranza, troveremmo veramente offensive le sue affermazioni maschilistiche! In merito, invece alla loro competenza, informiamo il segretario del PD, che quelle consigliere per ben due volte volevano approvare il regolamento sulla monetizzazione delle aree a standard applicando la legge della Regione Lombardia.
Sempre in merito alla loro competenza, lo informiamo che le consigliere di maggioranza, Chiara D’Elia, Erica Marchetti e Sabrina Pistilli, sostituendosi agli Uffici comunali competenti, hanno inviato una nota con una serie di affermazioni “infondate” che dovrebbero rappresentare delle risposte alle nostre domande.
Innanzitutto dichiarano che non ci sono finanziamenti PNRR. Ma le consigliere hanno letto gli atti della Conferenza dei Servizi? Se lo avessero fatto, si sarebbero accorte che in tutti i pareri della Direzione Urbanistica regionale si fa riferimento proprio al PNRR, tanto che le comunicazioni sono inviate per conoscenza anche all’Ufficio PNRR della Direzione Generale della Regione Lazio.
Poi dichiarano che il progetto è sempre quello del 2019 (progetto presentato per la conferenza dei servizi preliminare). Ma noi non abbiamo mai visto il progetto definitivo con le correzioni apportate a seguito della conferenza decisoria aperta nel 2023. Se, per affermare tutto ciò, le consigliere di maggioranza avessero avuto accesso a documentazione non fornita ai consiglieri di minoranza, la cosa sarebbe ulteriormente grave.
Ed ancora. Le consigliere affermano che le strade del Borgo Protetto sono collegate alla viabilità urbana. Dove lo hanno visto o letto? Il progetto esecutivo non esiste, e, sul progetto approssimativo presentato in conferenza decisoria, l’unica strada di accesso è quella sulla provinciale, prima del ponte dei Fraticelli. E se le strade non sono collegate alla viabilità urbana, come è possibile che vengano cedute al Comune? In questo caso il Comune, cioè tutti i cittadini, dovrebbero farsi carico della loro manutenzione, nonostante siano ad esclusivo uso del Borgo. Non solo! Come si può portarle a scomputo degli oneri di urbanizzazione?
Oltre al danno anche la beffa: i cittadini di Cori e Giulianello non incasserebbero gli oneri di urbanizzazione e in più dovrebbero pure spendere soldi per mantenere delle strade di servizio esclusivo del Borgo, e dove i normali cittadini non possono circolare!
E, tralasciando in questa sede gli altri “strafalcioni” che le consigliere di maggioranza hanno scritto, concludiamo con la questione dell’incendio. Secondo loro i verbali dei VV.FF. e dei carabinieri Forestali sono “chiari ed esaustivi”. Ed il verbale della Polizia Locale? Le testimonianze dei residenti? I danni provocati al confinante? Secondo loro non esistono? Di tutto ciò si assumeranno le responsabilità.
Per tornare al segretario PD Cioeta, lo invitiamo a leggersi i nostri 3 interventi “insulsi”, ma tutti fondati sugli atti e su valutazioni competenti, e forse capirebbe, se volesse, che in questo Borgo Protetto non c’è nessuno spazio per i cittadini di Cori e Giulianello, neanche per i più fragili.
Troviamo veramente inqualificabile che durante il Consiglio comunale, tutti i consiglieri di maggioranza abbiano dovuto fare atto di sottomissione, facendo dichiarazione di voto favorevole ancor prima che venisse discusso il punto all’ordine del giorno con anche gli interventi della minoranza. Dichiarazioni di voto programmate prima del Consiglio e forse imposte?
Per concludere, il sindaco si vanta di aver espresso una valutazione politica ed ha chiamato tutto il consiglio ad una valutazione politica: “la parte tecnica lasci il passo alla politica”. Signor sindaco, cosa intende lei per politica?
Secondo lei i mancati benefici per la collettività sono solo questioni tecniche e non sono una questione politica? Nella convenzione che lei ha voluto approvare a tutti i costi, i cittadini di Cori e Giulianello potrebbero aver perso qualche milione di euro, a beneficio del privato, sia per come è stata calcolata la plusvalenza, sia perché il privato potrà beneficiare dello scomputo degli oneri di urbanizzazione in cambio della cessione al Comune di strade, parcheggi e aree verdi che, però saranno solo un costo per i cittadini, perché non li potranno utilizzare ma in compenso dovranno spendere i loro soldi per manutenerli.
Secondo lei, sventrare una collina ad uso agricolo, classificata ad alto rischio sismico e idrogeologico non è una questione politica? Caro sindaco, la sua è solo retorica, una retorica fondata su una narrazione fantasiosa di fantomatici benefici per la collettività che non trovano riscontro negli impegni che lei ha preso con la Convenzione. Anzi! Una convenzione a tutto vantaggio per la proprietà I Borghi d’Italia srl.
Per finire, ricordiamo che l’atto che produrrà effetti è la deliberazione consiliare. Tutti i consiglieri che hanno votato favorevolmente l’approvazione della variante del PRG, del progetto Borgo Protetto e della Convenzione ne sono responsabili.
Il Borgo Protetto sarebbe potuto essere una vera ricchezza per questo territorio se si fosse tenuto conto degli interessi della cittadinanza, come la minoranza ha sempre sostenuto. Così sembra più una ricchezza per pochi”.
Così, in una nota, i consiglieri di minoranza Germana Silvi, Evaristo Silvi e Aristide Proietti.