Tentato omicidio pluriaggravato, detenzione e porto abusivo di armi sono i reati contestati ad un 21enne di Anzio, arrestato ieri mattina dalla Polizia di Stato.
Si è avvalso della facoltà di non rispondere il 21enne di Anzio, Davide Caporaletti, difeso dall’avvocato Italo Montini e accusato del tentato omicidio di un uomo di 37enne nella serata del 9 febbraio scorso in via Rosario Livatino, a Nettuno. Il giovane, detenuto nel carcere di Frosinone, è rimasto in silenzio davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Velletri.
Le indagini, condotte dagli agenti del Commissariato Anzio Nettuno e coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri, hanno consentito di fare luce su quanto accaduto lo scorso 9 febbraio, quando il 37enne, non in pericolo di vita, era rimasto gravemente ferito da un colpo di pistola.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, nella tarda serata di quella domenica, la vittima sarebbe stata avvicinata dal ragazzo che, dopo averlo colpita con il calcio dell’arma alla testa, gli aveva sparato ad una gamba ed era fuggito a bordo di un’auto. L’agguato era avvenuto in un’area dove è attiva una piazza di spaccio.
Il 37enne attinto era stato trasportato in codice rosso all’ospedale più vicino, per poi essere sottoposto ad un’operazione d’urgenza in un altro nosocomio. Qui, era rimasto in prognosi riservata per più di 20 giorni. Le indagini avviate dagli agenti del Commissariato Anzio – Nettuno avevano portato sin da subito a stringere il cerchio intorno al 21enne di Anzio. Secondo Polizia, il giovane risulta “attivo nell’ambito della criminalità locale”.
I gravi indizi di colpevolezza raccolti a suo carico sono stati racchiusi in un’ordinanza con cui il Giudice per le indagini preliminari ha disposto l’applicazione nei suoi confronti della misura cautelare in carcere.
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