LICENZIAMENTI OSA, VERTICE CON I SINDACATI. COLETTA: “IL CENTRODESTRA GIUSTIFICA IL FALLIMENTO, CITANDO I DATI DEL MIO MANDATO SOTTO COVID”

Vertice tra la cooperativa OSA e i sindacati per evitare i licenziamenti attraverso un accordo ponte. L’intervento di Cgil, Cisl e Uil

“L’accordo – spiegano i sindacati – non solo rafforza le garanzie previste dalla clausola sociale, ma salvaguarda anche l’anzianità (economica e normativa) di ciascun lavoratore, inoltre, in caso di ritardi nell’avvio del nuovo appalto, è prevista la possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali per il mese di settembre, fino al completamento della procedura di cambio appalto”.

A intervenire sul caso della cooperativa anche l’ex sindaco e consigliere comunale Damiano Coletta.

“Oggi in Consiglio Comunale, nel tentativo di giustificare la gestione fallimentare dei servizi sociali dell’attuale amministrazione (la mia piena solidarietà ai 111 lavoratori OSA) sono stati citati alcuni dati sulla presunta ridotta capacità di spesa durante il mio mandato. A quali anni si riferiscono? Naturalmente al 2020 e 2021, in piena emergenza Covid.

Ma cosa si intende davvero quando si parla di 4.600.000 euro “non spesi” dalla prima Giunta Coletta? Quali capitoli? E come si è arrivati alla cifra, del tutto assurda, di soli 550 euro spesi per il contrasto alla povertà durante il Covid? Non è dato saperlo.

Quello che invece è certo è che nel 2020, mentre la pandemia travolgeva il nostro sistema, ci siamo subito attivati per rimodulare i servizi sociali esistenti attraverso i tavoli di coprogettazione. Non abbiamo interrotto i servizi, come hanno fatto altri Comuni, né abbiamo scelto la via facile del “vuoto per pieno”, pagando fornitori anche senza attività effettiva.

Abbiamo invece fatto una scelta più impegnativa, ma per noi più giusta: riorganizzare fondi e personale per rispondere a nuove esigenze.

Un esempio? L’assistenza scolastica specialistica, trasformata in supporto domiciliare o all’aperto durante la chiusura delle scuole. Siamo stati i primi a sperimentarla, superando critiche iniziali grazie ai risultati positivi ottenuti.

Ricordo bene lo sforzo – anche “creativo” dal punto di vista contabile, grazie agli uffici – per utilizzare tempestivamente i fondi ministeriali e regionali destinati all’emergenza. Non si trattava solo di contrasto alla povertà, ma anche di rispondere a nuove forme di fragilità economica emerse durante il lockdown. Per farlo, abbiamo introdotto strumenti innovativi, come l’accreditamento da remoto su tessera sanitaria, utilizzabile in negozi e farmacie.

Abbiamo pubblicato avvisi pubblici per individuare i beneficiari e rimesso a bando, anche negli anni successivi, eventuali fondi non utilizzati. Solo nel 2020 abbiamo raggiunto circa 4.000 famiglie, con contributi economici, buoni spesa e pacchi alimentari. È credibile che tutto questo sia stato fatto con soli 550 euro?

Il dormitorio invernale – già dal 2018 stabilmente inserito nella programmazione distrettuale – non è stato chiuso durante la pandemia, ma tenuto aperto fino al termine dell’emergenza, con triage, tamponi, vaccinazioni e gestione delle quarantene. Una scelta doverosa, a tutela della comunità tutta.

Questi sono solo alcuni esempi dello straordinario lavoro svolto nel 2020: un anno in cui, nonostante la tragedia, si è lavorato duramente sia sull’emergenza sia su una nuova visione dei servizi sociali territoriali.

Nel 2021 siamo arrivati alla riclassificazione della spesa sociale, per consentire finalmente una corretta lettura, confronto con altre realtà italiane e valutazione d’impatto: unico strumento in grado di dirci se le risorse producono risultati o vanno riorientate. Un obiettivo che nessuno prima di noi si era posto.

Siamo stati i primi a dimostrare, dati alla mano, che la spesa sociale del Comune di Latina si era finalmente allineata ai trend nazionale e regionale, anche grazie al recupero di 11 milioni di euro di fondi regionali dimenticati nei cassetti fino al nostro arrivo nel 2016. Già nel 2020 quei fondi erano integralmente programmati per il rinnovo e potenziamento dei servizi distrettuali, a beneficio di tutto il territorio: Latina, Sabaudia, Pontinia, Sermoneta e Norma.

Oggi si registra una forte tensione sociale. Bene farebbe l’Amministrazione Celentano a concentrarsi sulle reali necessità dei cittadini, delle lavoratrici e dei lavoratori, e delle persone più fragili, invece di inseguire narrazioni distorte o numeri senza fondamento”.

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