FONDI: APPROVATI PUA, SDEMANIALIZZAZIONE E PIANO DEL VERDE

Approvati il Prua, la sdemanializzazione dei terreni in località Selva Vetere mediante lo strumento della permuta e il Piano del Verde. Importanti novità anche su opere pubbliche ed edilizia economica popolare

Dopo l’approvazione dei verbali della seduta precedente (14 voti favorevoli e 5 astensioni), il Consiglio comunale del 26 giugno 2025 è entrato nel vivo con la discussione sui lavori di manutenzione straordinaria di Piazza Municipio e del sottostante parcheggio (secondo punto all’ordine del giorno). L’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Ciccarelli ha illustrato all’assemblea i dettagli di un progetto del valore complessivo di 1.800.000 euro, in parte finanziato con risorse regionali mediante la partecipazione ad un bando per la realizzazione di opere e lavori pubblici nelle sedi comunali laziali. Al termine di un acceso dibattito il punto è stato approvato con 16 voti favorevoli, quattro contrari (Francesco Ciccone, Salvatore Venditti, Luigi Parisella e Franco Cardinale) e due astensioni (Stefano Enea Guido Marcucci e Luigi Vocella).

Acquisto di un’area da destinare a edilizia economica e popolare

Acceso dibattito, ma con voto finale unanime, anche per il terzo punto all’ordine del giorno, l’autorizzazione all’acquisto di un’area da destinare a edilizia economica e popolare individuata a seguito di un avviso pubblico. Come ricostruito dall’assessore Claudio Spagnardi si tratta, nello specifico, di un terreno di 6mila metri quadrati, ubicato in via Ponte Tavolato, che il Comune di Fondi potrà acquistare al costo di 90 mila euro, con risorse prelevate, previa autorizzazione, dal fondo dell’uso civico. La scelta, come motivato dall’amministratore, è ricaduta sul terreno in questione su un totale di tre proposte pervenute dai privati, per motivi economici ma anche di localizzazione di un’area che, sulla base dell’approvazione Prua (al punto 9 della medesima seduta consiliare), sarebbe stata destinata a servizi. 

Sdemanializzazione di terreni in località Selva Vetere e compensazione mediante un terreno in località San Raffaele

Con il quarto punto all’ordine del giorno, l’assemblea consiliare è andata ad affrontare un annoso problema relativo agli usi civici in località Selva Vetere.

A ricostruire la questione, il presidente della commissione Urbanistica Giulio Cesare Di Manno il quale, leggi alla mano, ha messo in ordine temporale tutte le evoluzioni normative che hanno portato decine di cittadini a finire in una sorta di limbo giuridico scaturito dall’incostituzionalità della legge regionale che aveva consentito a molti, con tanto di oneri concessori versati, di ottenere una sanatoria.

Il Comune di Fondi, alla luce anche di numerosi casi analoghi felicemente risoltisi in altre province e regioni, ha quindi dato mandato al perito demaniale Rinaldo Cavone di redigere un progetto per la permuta di terreni gravati da uso civico. Duplice lo scopo: tendere la mano ai cittadini che, loro malgrado, si trovano in una situazione di limbo e restituire alla comunità un luogo in cui si potesse realmente godere degli usi civici: diritti collettivi che spettano ai membri di una comunità, come la raccolta di legna, il pascolo, la caccia, l’agricoltura o la pastorizia, ma che di fatto in località Selva Vetere non possono più essere esercitati.

Si è arrivati con queste premesse al quarto punto all’ordine del giorno, la permuta e sdemanializzazione di terreni appartenenti al demanio civico in località Selva Vetere e compensazione con altro comprensorio di maggior consistenza in località San Raffaele ai sensi della legge n.1766 del 16.06.1927 e del regolamento di attuazione del 20 novembre 2017 n 168.

È stato dunque individuato un terreno di equivalente valore ambientale e paesaggistico ma di superficie ben più ampia (34 ettari), da acquistare ricorrendo al cosiddetto “tesoretto degli usi civici” allo scopo di traslare un’area di 29 ettari che in località Selvavetere non esiste sostanzialmente più e consentire a chi è rimasto nel limbo giuridico di disporre liberamente di un proprio bene.

«Del resto – ha spiegato il presidente della commissione competente Giulio Cesare Di Manno – questi cittadini non hanno compiuto un abuso, hanno bensì fatto ricorso ad una legge che, solo in un secondo momento, è stata dichiarata incostituzionale. Una situazione che non si è verificata soltanto nel Lazio ma anche in altre regioni che hanno fatto ricorso allo stesso strumento di cui stiamo discutendo oggi».

«In questa prima fase – ha aggiunto l’assessore Spagnardi – si tratta di risolvere, da un punto di vista normativo e urbanistico, solo e soltanto i casi dei proprietari che sono rimasti nel limbo a causa della sentenza della Corte costituzionale. Fondi non è il primo Comune del Lazio che si avvale di questo strumento, considerato ormai una procedura consolidata in molte città che se ne sono avvalse su superfici ben più ampie. Tutto ciò – ha concluso lo stesso – ha richiesto un grande lavoro da parte degli uffici e del dirigente Bonaventura Pianese che colgo occasione per ringraziare a nome dell’Assise e della collettività».

Il punto, al termine di un acceso dibattito giuridico, urbanistico e politico, è stato approvato con 17 voti favorevoli, l’astensione del consigliere Francesco Ciccone e il voto contrario del consigliere Luigi Parisella. Assenti al momento delle votazioni i restanti cinque membri della minoranza.

Aggiornato il Programma Triennale delle opere pubbliche

I lavori sono proseguiti con un aggiornamento del Programma Triennale delle opere pubbliche per il triennio 2025-2027, illustrato dall’assessore al ramo Antonio Ciccarelli (quinto punto all’ordine del giorno).

Oltre all’intervento di manutenzione straordinaria di Piazza Municipio, il relatore ha esposto anche i dettagli del progetto di riqualificazione dello stadio “Domenico Purificato”.

«In primis – ha comunicato l’amministratore con soddisfazione – saranno abbattute dopo 40 anni le mastodontiche tribune rimaste incompiute, inoltre sarà riqualificato l’intero complesso con la realizzazione di campi da padel, da tennis e da basket, nuovi servizi igienici, un punto ristoro, un’area fitness e due campi, uno da tiro e uno da bocce. Il tutto con un prato sintetico di ultima generazione, due torri faro e un sistema di raccolta delle acque piovane per un riutilizzo sostenibile delle risorse idriche»

Il punto è stato approvato con 16 voti favorevoli (la maggioranza oltre al consigliere Salvatore Venditti) e tre astensioni (Franco Cardinale, Luigi Parisella e Francesco Ciccone).

Il sesto punto all’ordine del giorno, una variazione al bilancio di previsione finanziario 2025-2027, necessaria per dare adeguata copertura finanziaria a tutte le opere illustrate nei precedenti punti all’ordine del giorno, è stato illustrato dalla presidente della commissione competente Elisa Carnevale.  

«Il progetto dello stadio comunale – ha spiegato – trova copertura grazie alla partecipazione al bando ministeriale “Sport e periferie” che ha prodotto un finanziamento di 1.500.000 euro di cui un milione da allocare sull’annualità 2026 e 500.000 euro da allocare sull’annualità 2025. Per la restante parte, circa 300mila euro, è previsto un cofinanziamento da parte del Comune di Fondi sull’annualità 2026. A quanto esposto precedentemente dagli altri relatori, si aggiunge una variazione relativa al settore ambiente per l’acquisto di ecoisole informatizzate da posizionare nel centro storico per ridurre il fenomeno del deposito di rifiuti in particolare delle utenze non domestiche».

Il punto è stato approvato con 15 voti favorevoli e 4 astensioni.

Approvato il Piano del Verde

Il settimo punto all’ordine del giorno, il Piano del Verde, è stato illustrato dal presidente della commissione Ambiente Raffaele Gagliardi che ha ricostruito l’iter che ha portato alla definizione di uno strumento, non obbligatorio per gli Enti Locali, ma fortemente voluto per favorire uno sviluppo funzionale e ponderato del verde pubblico in maniera integrata rispetto alla pianificazione urbanistica della città in corso. Il punto è stato approvato con 17 voti favorevoli, tra i quali quello del consigliere Francesco Ciccone) e due astensioni.

L’ottavo punto all’ordine del giorno, un permesso a costruire in deroga ai sensi dell’art 14 del D.P.R. 380 del 2001, è stato illustrato dall’assessore Claudio Spagnardi il quale ha spiegato come si trattasse, sostanzialmente, di una variazione progettuale rispetto alla ristrutturazione edilizia del Mercato ortofrutticolo di Fondi già discussa nelle precedenti sedute consiliari.

Il punto è stato approvato all’unanimità.

Approvato il P.R.U.A.

Con il nono punto all’ordine del giorno, il Consiglio comunale è stato chiamato ad approvare la variante al piano regolatore generale per la riqualificazione urbana e ambientale (P.R.U.A.) del Centro Città del Comune di Fondi con contestuale approvazione della documentazione finalizzata all’acquisizione del parere geologico (ex art.89 del D.p.r. 380/01), della VAS (valutazione ambientale strategica), del RA (rapporto ambientale) e della SNT (sintesi non tecnica).

Dopo la proposta di rinviare la discussione di una tematica “troppo complessa per essere trattata sul far della mezzanotte”, avanzata dal consigliere Luigi Parisella e bocciata con 15 voti contrari e 4 favorevoli, il punto è stato illustrato dall’assessore all’Urbanistica Claudio Spagnardi.

«Oggi – ha ricostruito – ci ritroviamo nel mezzo di un iter iniziato in Consiglio comunale nel 2014 con la perimetrazione di un’area nella quale abbiamo iniziato a immaginare un nuovo, diverso, più moderno e funzionale, sviluppo urbano. Un percorso non facile se pensiamo che, con il precedente piano regolatore, tracciando una linea retta, ci ritrovavamo ad avere finanche particelle per metà agricole e per metà edificabili. Oggi l’urbanistica ha cambiato metodologia, non esiste più quella concezione superata in base alla quale la parte edificabile finiva per svilupparsi a dismisura lasciando che la parte destinata a servizi rimanesse, sostanzialmente, una chimera per via di una serie di motivazioni, tra cui le difficoltà correlate agli espropri. Quanto accadeva in passato oggi è stato superato grazie allo strumento della Cessione compensativa che consente l’acquisizione, da parte del Comune, di tutte quelle aree che il PRUA prevede a destinazione pubblica (servizi pubblici, verde e attrezzature ambientali, infrastrutture per la mobilità) tramite la concessione ai proprietari di indici edificatori commisurati al valore dell’acquisizione delle dotazioni territoriali. Queste aree vengono individuate dal PRUA lungo i margini del tessuto urbano già edificato, con l’obiettivo di localizzare le aree di trasformazione e le aree a servizi, allo scopo di migliorare la qualità urbana della città esistente.

Arrivare alla proposta odierna in Consiglio non è stato semplice, né breve. Fondamentale è stata la collaborazione con lo studio associato “COFFICE – architettura e urbanistica (prof. ing. Paolo Colarossi, arch. Francesco Colarossi e arch. Sharon Anna Somma), al quale siamo arrivati dopo l’espletamento di un avviso di evidenza pubblica nel lontano 2014. Da questa collaborazione, arricchita da innumerevoli confronti con la Regione, ulteriori anni di studio, commissioni e incontri con la cittadinanza, ne è scaturito l’ambizioso strumento di programmazione urbanistica approdato oggi in Consiglio, comprensivo già di tutte le valutazioni ambientali propedeutiche all’approvazione definitiva e sovraordinate rispetto alle competenze degli enti locali.

Il risultato finale è un Piano che tende a favorire i servizi e a limitare l’edificazione, in linea con ciò che prevede l’urbanistica moderna: uno strumento che sostanzialmente supera quella antica suddivisione tra zone edificabili e zone destinate a servizi, integrandole affinché le prime risultino vivibili proprio in virtù della presenza delle seconde. Il territorio preso in oggetto – prosegue Spagnardi  – è stato suddiviso in Città dei quartieri, Città della produzione e del commercio e nella cosiddetta Corona dei giardini laddove quest’ultima ha come obiettivo di fondo la conservazione, la manutenzione e il miglioramento del paesaggio delle coltivazioni presenti, ma nello stesso tempo ammette, oltre a usi e attività agricole, anche attività attrattive per gli abitanti del Centro Città e capaci di rivitalizzare e valorizzare questa fascia di aree. Mediante il principio della compensazione, in definitiva, non è più possibile andare a creare sproporzioni per quanto riguarda gli indici edificatori perché semplicemente al privato è consentito edificare solo in cambio di una contestuale cessione per la realizzazione di servizi».

Spagnardi ha infine illustrato una serie di dati previsionali, relativi alla crescita della popolazione non dell’intera città ma soltanto dell’area oggetto del Prua.

A seguito di una lunga discussione con diversi e interessanti interventi pervenuti da molteplici gruppi consiliari di maggioranza e opposizione, il punto è stato approvato con due astensioni (Francesco Ciccone e Salvatore Venditti) e 15 voti favorevoli.

Il decimo punto all’ordine del giorno, il progetto di rinnovo con modifica dell’autorizazione dell’attività estrattiva in località Molelle, sostanzialmente una presa d’atto della relazione del perito incaricato che l’area non è gravata da uso civico, è stato approvato all’unanimità.

Per motivazioni non di merito ma tecniche, come spiegato dal vicesindaco Vincenzo Carnevale, con 15 voti contrari è stata infine bocciata la mozione proposta dal consigliere Francesco Ciccone sul gioco d’azzardo (punto 11).

Interpellanze e interrogazioni

  • Interrogazione presentata dal consigliere Francesco Ciccone sulla mancata partecipazione da parte del Comune di Fondi al bando Inps Home Care Premium 2025-2028.
  • Interrogazione presentata dal consigliere Salvatore Venditti sui ritardi relativi ai lavori di adeguamento e messa in sicurezza del Ponte di via Colle Troiano. Successiva risposta orale del sindaco di Fondi Beniamino Maschietto.
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