VERDE PUBBLICO E ARREDO URBANO A LATINA, M5S: “LA POLITICA GIOCA A FARE IL TECNICO E DISTRUGGE LA CITTÀ”

“Dal rigetto dei pareri sul verde pubblico alla gettata di asfalto nero nell’isola pedonale, l’amministrazione agisce senza trasparenza e contro ogni logica ambientale e funzionale. Interventi improvvisati e non condivisi che aggravano la manutenzione, sprecano risorse pubbliche e compromettono estetica e vivibilità della città”

“La Commissione Lavori Pubblici convocata oggi per discutere della potatura e abbattimento dei pini del Comune di Latina ha svelato un quadro sconcertante sulla gestione del verde pubblico e sulle scelte di riqualificazione e decoro urbano operate dall’amministrazione Celentano e che stanno compromettendo l’ambiente e l’estetica della nostra città.

Dagli uffici comunali è emerso chiaramente che pareri tecnici qualificati del servizio Ambiente e del personale del verde pubblico sono stati più volte ignorati dalla componente politica dell’amministrazione, in particolare nella scelta delle essenze arboree da piantumare nel centro città. A Corso Matteotti, ad esempio, la parte politica ha proceduto contro il parere tecnico degli uffici, scegliendo le alberature da posizionare su indicazione ricevuta da alcuni commercianti, senza alcuna valutazione scientifica o funzionale o meglio rigettando il parere del servizio competente. Sempre la parte politica ha deciso di localizzare a Capo Portiere i vasi con le alberature arrivate “sbagliate” per il centro storico e, ancora, ha scelto di posizionare tutte le nuove alberature dentro le nuove vasche nell’isola pedonale, sempre senza interpellare i servizi comunali dedicati che ora però sono costretti alla manutenzione, di fatto inattuabile. 

Ma ancor più grave non si è compreso da quale parte politica sia arrivato l’indirizzo perché non è passato né dalla commissione competente, né dal Consiglio comunale, per questo ho chiesto al Presidente della commissione Furlanetto di verificare l’accaduto con l’assessore competente e  riferirne in commissione. Il Presidente ci ha assicurato il riscontro a breve.

Non solo: la richiesta di fondi per il trattamento preventivo dei pini – necessaria per evitare malattie e abbattimenti – è stata esclusa dalla variazione di bilancio di circa 9 milioni di euro che sta per approdare in Consiglio Comunale.

Prevenire costa meno che curare. Ma la logica di questa amministrazione sembra muoversi in senso opposto: ignorare la competenza tecnica per inseguire l’estetica del momento o qualche consenso immediato, anche a costo di sprecare soldi pubblici, aggravare la manutenzione e condannare le nuove alberature a morte certa. Per tale motivo ho proposto di redigere un emendamento alla variazione di bilancio del prossimo consiglio comunale per dotare il servizio verde pubblico delle somme necessarie alla prevenzione e cura dei pini.

Il risultato di tutto questo è allarmante perchè i tecnici comunali si trovano ora costretti a gestire, con soli quattro giardinieri disponibili, situazioni insostenibili: alberi trasportati al mare senza che ci sia personale per innaffiarli, vasi instabili posizionati lungo Corso della Repubblica senza alcun parere tecnico, con nuove alberature difficili da mantenere e destinate al degrado.

Ma il danno non si limita al verde urbano. A fronte di una tendenza internazionale che spinge verso la decementificazione e l’uso di materiali permeabili per combattere le isole di calore, a Latina l’amministrazione ha deciso di stendere una gettata di asfalto nero piceo nel cuore del centro storico.

Un’operazione anacronistica, dannosa e costosa, rivendicata dall’assessora all’Urbanistica Muzio come “riqualificazione dell’isola pedonale”. Il risultato? Un aumento delle temperature percepite fino a 45 gradi, uno sfregio estetico e architettonico alla città, vasi traballanti su una strada a dorso d’asino e alberature destinate a non sopravvivere.

A questo punto ci poniamo tre domande legittime e urgenti:

1. Chi ha ideato questo progetto?

2. Quanto è costato ai cittadini?

3. Chi lo ha approvato?

Pretendiamo risposte.

La politica non può continuare ad agire per approssimazione, ignorando il sapere tecnico, ma anche l’indirizzo dell’organo competente a esprimerlo, ossia il Consiglio comunale, stratificando errori, disfunzioni e sprechi, mentre la città affonda nel degrado”.

Così, in una nota, il capogruppo e consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, Maria Grazia Ciolfi.

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