Il brigante e militare italiano originario di Itri che, da sempre, si colloca nell’immaginario collettivo del Sud Pontino come una sorta di eroe popolare. Stiamo parlando di Fra’ Diavolo, il capitano di fanteria e il capo popolo, che tra fine Settecento e primissimi dell’Ottocento ha combattuto per la sua terra d’origine.
Guai a chi lo tocchi. Come capitò nel gennaio scorso al direttore di Latina Oggi Alessandro Panigutti il quale, in un editoriale, lo aveva messo a paragone con Cesare Battisti, il terrorista dei Proletari Armati per il Comunismo attivo negli anni di piombo e, da qualche mese, estradato in Italia dopo una lunga latitanza tra Francia e Brasile.
Domenica 8 settembre ad Itri, a partire dalle 17, Fra’ Diavolo avrà il suo tributo proprio a Itri quando si terrà un convegno storico e la posa in opera di un busto a lui dedicato.
Quattro i relatori, come riporta il sito altaterradilavoro, che illustreranno la vita e le imprese del colonnello e duca di Cassano allo Ionio. Il primo a prendere la parola sarà il napoletano Erminio De Biase, che illustrerà “Quell’uom dal fiero aspetto…”; il secondo studioso sarà il dott. Michele Pezza, da Benevento, un discendente del lealista borbonico, che delineerà il personaggio aurunco; il terzo relatore, il roccaseccano Fernando Riccardi, si soffermerà su “Il Regno di Napoli ai tempi di Fra Diavolo”.
Concluderà i lavori del convegno Alfredo Saccoccio, il biografo più accreditato sul controverso personaggio, figura preminente che ha interessato l’opinione pubblica di tutta Europa e che ha eccitato, al massimo grado, la fantasia della gente esercitando anche un fascino irresistibile su storici, romanzieri e commediografi. Seguirà lo svelamento e la posa in opera del busto dedicato all’eroe, scultura realizzata da Raffaele Mollo, commissionata dal Comitato Sant’Angelo, grazie all’interessamento di Salvatore Iacueo, e finanziata dalla Banca del credito cooperativo – Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Pontino.