Ciolfi (M5S) abbandona l’aula al momento della votazione: “un atto ed una scelta gravati da criticità macroscopiche. Un atto di indirizzo scritto dall’assessore di Cocco sulla volontà dei partiti di maggioranza, che ignora i pareri dei tecnici, non può pretendere la ratifica in consiglio dai consiglieri di opposizione”
Con grande rammarico oggi sulla delibera del BRT ho lasciato l’aula. Lo faccio dopo aver ascoltato l’ennesima imposizione della maggioranza, che decide in solitaria di forzare la mano su uno dei progetti più importanti per il futuro della mobilità cittadina, quello della nuova direttrice del trasporto pubblico elettrico che nasce dalle ceneri della ex metrolatina, a partire dal finanziamento recuperato dalla precedente amministrazione sul progetto della ex metrolatina e dalla partecipazione ad un bando del MIT da attuare entro il 31/05 25 con il progetto approvato oggi in consiglio, per un totale di 156 milioni. Con l’atto odierno si è deliberata la scelta di uno dei 5 scenari di percorso del BRT valutati da tecnici esperti di trasportistica, le cui risultanze sono state espresse attraverso due importanti documenti di circa 150 pagine allegati alla delibera, ma disattesi dalla scelta operata dalla maggioranza.
La scelta del percorso– quella dello scenario S1 su via Epitaffio – si è infatti discostata dai pareri dei tecnici trasportistici e dallo studio da loro effettuato ed ha ripiegato su una scelta di dichiarata volontà politica, una scelta portata in urgenza all’approvazione del Consiglio comunale, senza alcuna reale condivisione, fondata su una nota protocollata dall’assessore Di Cocco che va a costituire la parte finale del documento DOCFAP intitolata “Atto di indirizzo” e che richiama come atto di indirizzo, non il parere dei tecnici, ma la semplice volontà dei partiti di maggioranza.
Alle modalità non condivise di questa maggioranza siamo abituati, tuttavia qui stiamo parlando della messa a rischio di un progetto di ben 156 milioni e di una grande opportunità, infatti la scelta del percorso su via epitaffio risulta gravata da criticità ambientali, paesaggistiche, idrauliche e logistiche pesantissime, tutte evidenziate con chiarezza dai tecnici incaricati, fra le migliori società di progettazione a livello nazionale, che abbiamo pagato 450.000 euro di soldi pubblici. Tecnici che hanno più volte ribadito la non praticabilità di questo tracciato. Tecnici che oggi non erano presenti in aula, come invece ci saremmo aspettati, fatto questo che spero non voglia significare che perfino loro abbiano preso le distanze da questa scelta, dopo i pareri sia degli uffici comunali che della segreteria generale che hanno demandato tutte le responsabilità al consiglio comunale e aggiungo, anche giustamente, trattandosi chiaramente di una scelta politica.
Abbattere 550 pini soggetti a vincolo paesaggistico, compromettere canali consortili senza rassicurazioni da parte del Consorzio di Bonifica, creare gravi disagi a residenti di via Epitaffio per la percorribilità in senso obbligato della strada all’uscita dalle loro abitazioni e agli abitanti di via Emanuele Filiberto e di Latina Scalo che rischiano di rimanere senza marciapiedi per lasciare spazio all’ampliamento dell’asse viario che ospiterà il BRT: tutto questo è stato ignorato, sacrificato sull’altare di un’imposizione politica unilaterale.
Il M5S aveva avanzato proposte, chiesto approfondimenti, invocato il confronto con la Regione e il Ministero per superare i vincoli e ottenere ulteriori finanziamenti per valutare la Mare Monti come percorso alternativo, lo avevo richiesto espressamente in aula consiliare il 29 novembre scorso all’assessore Di Cocco e all’assessora Muzio per poi riferirne in commissione. Nulla è stato raccolto e nessuna commissione è più stata convocata sul tema in 6 mesi fino a quella in urgenza di venerdì scorso. Il tutto aggiungo avallato nei documenti principali dal rifermento ad una procedura di istruttoria pubblica mai avvenuta.
La Sindaca ha parlato in aula di scelta condivisa, ringraziando di Cocco per la condivisione del progetto, ma condivisa con chi? Con l’opposizione mai consultata? Con i cittadini mai informati? O con i tecnici ignorati?
I consiglieri di maggioranza prima e la Sindaca dopo hanno ripetuto come un mantra che la scelta del percorso su via Epitaffio era stata una scelta unanime del consiglio comunale di novembre, ma non è la verità e non potrà essere la ripetizione di una falsa narrazione che modifica la realtà, ci sono le registrazioni, per il M5S la scelta auspicabile era e resta quella della Mare Monti, avevo chiesto di verificare la possibilità di ottenere fondi per il finanziamento al Ministero, anche alla luce di tutti i milioni che stiamo pagando per la progettazione di quella arteria, una progettazione pagata a peso d’oro, proprio per partecipare ai finanziamenti e mai realizzata : ora la storia sembra ripetersi.
Il M5S avrebbe voluto votare favorevolmente per un progetto non solo utile, ma necessario alla città. Ma non può avallare un atto sbagliato, frutto di un percorso chiuso, di un metodo arrogante, e potenzialmente destinato al fallimento, come già accaduto con il progetto Metrolatina.
Per questo motivo, con amarezza e responsabilità ho deciso di uscire dall’aula, come Movimento non avalliamo un atto gravato da criticità macroscopiche, non vogliamo essere parte di una scelta che mette a rischio un finanziamento strategico per Latina, e che rischia di essere ricordata come l’ennesimo fallimento a firma centrodestra”.
Così, in una nota, il Capogruppo M5S Latina, Maria Grazia Ciolfi.