Bio metano nel comune di Terracina, presentata l’interrogazione della capogruppo di Sinistra Italiana Gaia Pernarella.
“È ormai in fase di realizzazione l’impianto per la digestione anaerobica di biomasse e reflui provenienti dalle attività di allevamento nella frazione de La Fiora nel comune di Terracina, ma sollecitata dagli abitanti della zona ho voluto vederci più chiaro sulle procedure autorizzative portate avanti negli scorsi mesi dall’amministrazione comunale.” Così in una nota la consigliera Pernarella spiega le motivazioni che hanno portato alla protocollazione di un atto in Consiglio Comunale.
“La societá proponente, la Neoagrienergia SRL , collegata alla più nota Holding Retina SRL, è la stessa che sta proponendo diversi impianti di questo tipo in varie zone della provincia e della regione, utilizzando uno schema prestabilito e in un certo senso sospetto. Si tratta di società a responsabilità limitata con capitale sociale di 10 mila euro (il minimo per legge) che grazie a finanziamenti pubblici e procedure semplificate, propongono progetti da diversi milioni di euro, 22.820.000 in questo caso, su terreni agricoli per lo più in disuso e in aree di pregio.
Oltre a tutte le considerazioni di carattere agricolo e sociale del caso, relative alle difficoltà economiche delle aziende del settore che diventano facile preda di speculazioni impiantistiche, credo che il proliferare di questo tipo di impianti definiti green debba necessariamente tornare ad essere una priorità della politica. Si tratta comunque di impianti industriali definiti pericolosi dalla legge e la cui cattiva gestione ha portato negli anni danni ambientali e perdita di valore nei territori che li ospitano. Inoltre il fenomeno dovrebbe basarsi su un effettivo calcolo dei fabbisogni energetici e delle necessità reali di recupero degli scarti agricoli, non sul facile profitto dei finanziamenti europei.
Ecco perché è nelle possibilità dei comuni non ricorrere alle procedure di silenzio assenso pur consentite dalla norma nazionale, attivando regolamenti e avviando conferenze dei servizi con enti superiori per scongiurare il saccheggio delle zone agricole e delle loro peculiarità.
Di questo chiede conto l’interrogazione presentata oggi al Sindaco di Terracina, che spero vivamente abbia attivato tutte le tutele del caso e che in caso contrario, abbia il coraggio di revocare le procedure in essere come avvenuto a Borgo Carso dal Comune di Latina”.
Lo dichiara in una nota la Capogruppo di Sinistra Italiana Terracina, Gaia Pernarella.