Tragedia a Roma: trovata morta in una stanza d’albergo una giovane ristoratrice che aveva aperto da poco la sua attività ad Aprilia
È della giovane ristoratrice di Aprilia, Francesca Marcantognini (26 anni), il cadavere trovato la mattina del 25 maggio, in un albergo di Roma, in zona Valleranello. Il personale del 118, avvertiti dal personale della struttura alberghiera, non ha potuto far altro che constatare il decesso della giovane.
Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri per i rilievi del caso. La ragazza da circa un anno aveva aperto un’attività di ristorazione ad Aprilia, la nota pizzeria in via di Crollalanza.
Lo scorso agosto, Marcantognini, che aveva aperto la sua prima attività a Milano, era entrata nelle cronache non solo per le abilità riconosciute e stimante di imprenditrice nel campo della ristorazione, ma perché il suo locale fu oggetto di un attentato incendiario. La sua reazione fu di grande coraggio, respingendo al mittente qualsiasi tipo eventuale gesto di intimidazione.
Era la notte del 23 agosto quando, in via Araldo di Crollalanza, i Carabinieri della Sezione Radiomobile erano intervenuti a seguito dell’incendio sviluppatosi presso la pizzeria “Tema – Roma in una pizza” (la pizzeria si chiamava “I vesuviani”), in quel momento chiusa per ferie. Congiuntamente all’arrivo dei militari dell’Arma, era arrivato anche il personale dei Vigili del Fuoco che aveva proceduto allo spegnimento delle fiamme e alla messa in sicurezza del locale.
Le fiamme avevano danneggiato una piccola porzione della pavimentazione in legno, senza interessare la parte interna del locale. Le indagini dei Carabinieri furono rivolte a scoprire le cause dell’incendio e ad essere seguita, sin da subito, fu la pista del dolo.
A dare l’allarme dell’incendio, come sottolineava la titolare del locale sui social, Francesca Marcantognini, era stato un ragazzo che aveva avvertito il numero d’emergenza: “Fortunatamente grazie a un ragazzo fantastico che ha chiamato i vigili del fuoco l’incendio è stato placato e il danno si è limitato a due tavole di legno bruciate e una parte di vetro. Ci discostiamo da questi gesti che non rappresentano altro che una minuscola parte della città, che ci ha accolto con grande affetto e apprezzamento. Aprilia merita molto di più di questi episodi. Siamo fieri del nostro lavoro e lo porteremo avanti con grande orgoglio. Ci rivediamo domani alle ore 19”. Queste le parole della 26enne, la cui fine è stata accolta con choc e tristezza da chi la conosceva e l’aveva apprezzata nella città del nord pontino.
In molti sui social hanno condiviso messaggi di cordoglio. “Aveva sempre un sorriso per tutti e tanta voglia di fare – si legge in uno di essi – Francesca era un esempio per tanti giovani che vogliono mettersi in gioco”.
Le autorità stanno lavorando per accertare le cause del decesso. Non si esclude nessuna ipotesi, anche se al momento non sono emersi elementi evidenti di violenza. La salma è stata messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha disposto l’autopsia. L’ipotesi più accreditata, al momento, è quella di un malore improvviso.