TERRACINA, MINORANZA COMPATTA DECIDE DI DISERTARE L’AULA CONSILIARE: “NESSUNA RISPOSTA ALLE NOSTRE PROPOSTE”

comune-di-terracina-1
Comune di Terracina

“Abbiamo deciso oggi di non essere presenti in Aula. Non per disinteresse né per sottrarci alle nostre responsabilità istituzionali, ma per un atto politico forte e consapevole. La nostra è una protesta netta contro un’Amministrazione sorda, inefficiente e autoreferenziale, che ha purtroppo smarrito il senso del servizio pubblico e ridotto il Consiglio Comunale a una formalità contabile, senza rispetto per il ruolo della minoranza, sia per quanto attiene alla vigilanza sugli atti che per quanto attiene alle proposte da formulare in Commissione o in Consiglio.

Quando i temi che riguardano la vita dei cittadini vengono sistematicamente subordinati ad atti amministrativi urgenti, varianti urbanistiche “ad personam”, adempimenti in scadenza e incombenze che si rincorrono, è evidente che Terracina ha un problema. E non si tratta solo di organizzazione del lavoro e di mancanza di metodo — che dopo due anni di consiliatura è ormai imbarazzante — ma di una precisa scelta politica: evitare il confronto sui temi reali, quelli che incidono concretamente sulla vita delle persone.

Le mozioni della minoranza, quando discusse, arrivano in aula con mesi di ritardo. Le interrogazioni restano inevase. Per le interpellanze (che necessitano di risposte scritte, che devono essere formulate con riferimento agli atti prodotti) si arriva addirittura a spegnere le candeline di un anno. Gli accessi agli atti scompaiono nei meandri dell’apparato comunale e delle sue controllate, violando leggi e regolamenti che sembrano ormai ignorati.

La trasparenza è un optional, così come ogni forma di legittimo controllo democratico. E nel frattempo la Commissione Trasparenza, Garanzia e Controllo subisce rallentamenti per via di un asfissiante controllo sull’oggetto della Convocazione, mentre le Commissioni permanenti non vengono convocate se non a ridosso di atti amministrativi puntuali da approvare poi in Consiglio e le audizioni richieste dalle associazioni in Commissione giacciono da mesi senza avere risposta.

La macchina amministrativa lavora non si sa bene su quali obiettivi e con quali priorità, mentre non si discute sulla visione della città e sulle proposte della minoranza. Nel frattempo, la città arretra. Dai servizi assenti a Calcatore agli impianti sportivi dimenticati, dalle tante opere pubbliche incompiute e ferme da anni alla totale mancanza di una visione strategica, ogni angolo di Terracina racconta una storia di abbandono e di degrado. E mentre la Giunta si dedica a passerelle e gemellaggi, le vere urgenze restano nei cassetti, ignorate.

Il Consiglio comunale convocato per oggi ne è l’ennesima dimostrazione: solo due punti all’ordine del giorno, una variante urbanistica “ad hoc” frutto di una deregulation che in questi anni invece di mettere mano seriamente ad una strumentazione urbanistica obsoleta, ha deciso che si può fare tutto dappertutto aumentando a dismisura il consumo di suolo e una delibera sulla compartecipazione alle spese statali, che svuota ulteriormente i Comuni delle già scarse risorse, contraddicendo il principio di sussidiarietà previsto dalla Costituzione. Una città con questi problemi non può permettersi Consigli comunali di questa irrilevanza e completamente sconnessi da quelle che sono le difficoltà e le esigenze dei cittadini.

A questo noi diciamo no. No ad un’Amministrazione paralizzata e autoreferenziale. No ad un consiglio comunale ridotto a formalità contabile e ratifica di atti dovuti e debiti fuori bilancio. No ad un sindaco che pretende collaborazione, ma poi continua a non dare nessun seguito concreto alle aperture che, per senso di responsabilità nei confronti della città, arrivano dalla minoranza. No a una politica che tradisce la fiducia dei cittadini e che ha smarrito completamente il senso del servizio alla comunità che rappresenta. La nostra assenza è la nostra voce: forte, chiara, senza compromessi.

Ed è solo l’inizio. Metteremo in campo ogni azione consentita dalla legge per ripristinare la trasparenza, la legalità e la dignità amministrativa che Terracina e i suoi cittadini meritano, a partire da una comunicazione che oggi stesso invieremo al Prefetto di Latina per informarlo delle gravi violazioni dell’obbligo di risposta nei termini di Regolamento agli atti di sindacato presentati dai Consiglieri e del mancato ascolto della Minoranza”.

Così, in una nota, i consiglieri comunali e capigruppo di minoranza Pierpaolo Chiumera, Alessandro Di Tommaso, Gaia Pernarella e Gabriele Subiaco.

Articolo precedente

TERRACINA, AL VIA I LAVORI PER IL NUOVO ASILO DI BORGO HERMADA

Articolo successivo

IL GENERALE DI DIVISIONE IN VISITA ALLE STAZIONI DI PONZA E VENTOTENE

Ultime da Politica