“Non ci sarà alcuna chiusura dei Punti di Primo Intervento (PPI) che continueranno regolarmente ad erogare i servizi di assistenza territoriale” – parole e musica dell’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
La dichiarazione è stata resa mentre preannunciava l’incontro con i sindaci del territorio che si terrà nella sede della Regione Lazio il prossimo giovedì 5 settembre sul tema dei Punti di Primo Intervento.
E allora il Decreto del Commissario ad Acta Nicola Zingaretti, pubblicato il 13 agosto nel Bollettino Ufficiale?
E di quale chiusura parla l’assessore D’Amato? Perché ciò che contestano comitati, cittadini e altre parti politiche è che i Punti di Primo Intervento rischiano di essere trasformati in Punti di erogazione di assistenza primaria: di fatto la chiusura notturna dei punti di primo intervento.
A cosa si riferisce D’Amato? Il 5 settembre è probabile che si saprà definitivamente. Una storia infinita quella dei PPI che dimostra, ove ce ne fosse stato bisogno, l’assoluta inerzia della politica bloccata tra burocrazia da adempiere e consenso da mantenere. Idee? Poche.